guardare ormai con fiducia al futuro. Si aggiunge per chiarezza che Orgosolo è dotato, oltre che di proprietà comunale, di proprietà del Demanio .forestale Stato-Regione, e di proprietà privata. La zona demaniale (c on bella caserma nella zona Montes) è affittata a pascolo al Comune che ne fa tutt'uno col territorio comunale e fa pagare ai pastori la cc capitazione », cioè le singole quote del canone in ragione dei capi, conforme denuncia di introduzione ad ann·o o a sei mesi. Potrebbe essere ma non è un introito note vole. La tariffa è assai bassa. Il problema numero uno della Sardegna, secondo il Monni, è questo: allevamento e sfruttamento razionale del nostro bestiame e, in concomitanza, progressiva sistemazione di tutte le terre d'altura , insegnand·o ai Comuni a utilizzare bene le loro terre. Orgosolo è potenzi almente ricco: ha zone ottime per colture agrarie, possiede zone che si presta no alla costruzione di laghi collinari, a Locoe (su cui corre una filastrocca parodistica di protesta degli Orgolesi contro le avversità atmosferiche) in poc hi anni sono già sorte case coloniche, vi vegetano l'arancio, vi prospera il p esco, dà frutti pregiati la vigna. Lo stesso ulivo è, fuori di ogni rettorica, un es·orcismo contro le suggestioni demoniache delle solitudini. Trovo conferma nel Diario d'una 1naestrina di Maria Giacobbe (Laterza, . 1957) che in questi ultimi tre anni gli Orgolesi hanno celebrato le loro fest e; hanno ripreso il ballo-tondo, interrotto da molte stagioni luttuose; ha nno festeggiato il carnevale. Al bar centrale c'è finalmente uno specchio e si gioca a biliardo; la strada principale è stata asfaltata, è stata istituita una seconda condotta medica, il pievano ha installato un cinema nel salone parr occhiale ... il tempo della paura sembra finito. Sulla strada davanti alla sc uola, in una nuvola di polvere, •passa un grande trattore rosso, e i bambini lo salu. • • tano en tus1asti. Sarà, forse, quello stess·o di cui, nel maggio 1954, in un teatro di Ori5tano, parlò al microfono un delegato della Cooperativa agricola d i Orgosolo al pubblico di congressisti cooperatori di tutta la Sardegna: il lo ro trattore comprato a Torino erano sul punto di farselo sequestrare perch è si era alla vigilia della scadenza d'una rata e non trovavano da nessuna part e chi li aiutasse a raggranellare il ~anto di denaro necessario « Ci vorrebbero gettare dunque sulla strada vecchia, la strada sbagliata del delitto. Altri che la presero ognuno lo sa la fine che han fatto; sorte da non augurare nemmeno al cane: ergastolo, morte e disonore. Ma non ci riusciranno lo stesso a farci perdere la testa, perchè ci venderemo ... » Fu interrotto da un contadino di Onifai, villaggio poverissimo dalla Baronia. cc Prendo impegno - egli disse - in nome della Cooperativa che rappresento di concorrere con mille lire allo scopo di salvare agli Orgolesi il loro trattore ... » I Congressisti saltarono [55] Bibloteça Gino Bianco
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