Nord e Sud - anno IV - n. 35 - ottobre 1957

l\.T o 1 , JJ 1~ m~lattia s'aggrava, concomitanti le avver- \iseria, fame. Il regno degli usurai amitori subastati fecero lamento i più, fe- )bre, norma anche per la più futile cau. in mano alla Giustizia. >ionisio Mariani di Orune, l'un contro ~ per parte. (E la schiera dei Lozzu dì droni di Nule, dei Lodde di Nuoro, dei .e cose si complicarono al punto che il ore?). nno giuridico, la Procura del Re chiede ·.oux, fu tenuto a Sassari un Consiglio mesi sembrò avesse sradicato la mala Sanna e i Virdis e i Pau dettare la loro un maniaco religioso, sempre in com- ·eghe e con la mente rivolta ai sortilegi, troreggia la triade Derosas, Angius, De .. i banditi s·ono stati molti: ad Arzana, tturati, parte uccisi. tate seppellito in terra sconsacrata, nel )54. nel Nuorese. Da molti segni è lecito · ~à liberata dal suo triste primato. roblema è stato studiato in questi ulle. Tra i saggi più notevoli: Cagnetta Argomenti », ott. 1953 e sett.-ottobre ... V" • 1 , ............... À"' '""·' -- "" .... r · """'... ~-- ~ù Sardegna: analfabetismo e delinquenza (Galizzi, Sassari 1955); Pigliaru A., Scuola e banditismo in Sardegna (in: « I problemi della pedagogia », luglio-agosto 1955, diretta da Luigi Volpicelli). Un non trascurabile contributo p·oi ha dato all'analisi del fenomeno anche il Consiglio Regionale della Sardegna, nelle sedute del 15 dicembre 1953 (vedi: Resoconti consiliari, Sedute XXIII e XXIV) specialmente con gl'interventi dell'avv. Crespellani, allora presidente della Regione, e del prof. Dessanay, alìora consigliere regionale. Sul saggio del Cagnetta (vedasi anche, dello stesso autore, il contributo apparso in « Società », sett. 1953) facciamo nostre le conclusioni del Pinna (op. cit.). Tale saggio costituisce uno studio molto serio, un esame diretto [49] Bibloteca Gino s·.anco

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