CARLO L. RAGGHIANTI: Diario critico, Neri Pozza, Venezia, 1957. Scritto all'incirca nell'ultimo decennio, con ogni probabilità nelle pause di un lavoro << maggiore » che nel suo eccezionale dinamismo trova sempre nuove occasioni in ben tre fortunate riviste oltre che in importanti volumi e in un'indovinata impresa editoriale, questo << Diario critico '> del Ragghianti ci riporta interl e arricchita la sua più congeniale problematica di scopritore del bello e di studioso delle relazioni del bello con le altre forme dello spirito. Una definizione polemica del Croce (del cui pensiero il Ragghianti è tra i più felici continuatori, . . . ' . proprio 1n quanto non s1 e mai posto astrattamente il falso problema accademi-- co del << super amento ») ci gioverà a dare del bel volume un'idea insieme rapida e precisa: quella del critico non già come << artifex additus artifici » ma come << philosophus additus artifici », cioè come filosofo intero. Da quest'orecchio tuttavia i critici, ripetutamente ammoniti dal Croce, hanno troppo spesso mostrato di non volere udire (un po' come, in altro campo, han fatto ·gli storici « puri » e i non meno puri filosofi): Ragghianti, salvo errore, mi sembra il primo - non voRECENSIONI gli o dire l'unico - che sia stato in grado di accogliere seriamente quel monito e di metterlo in pratica con una costanza di metodo e una finezza d'intuizione che avevano già dato cospicui risultati nella recente raccolta Il pungolo dell'arte ( su cui si veda la nostra recensione in Nord e Sud, ottobre 1956, pp. 118-120) e che ora ricevono conferma, compiendo nuovi e forse decisivi progressi, nel Diar,:o crz·- . tzco. Un libro di Ragghianti si raccomanda da sè all'attenzione e allo studio dei lettori intelligenti, di quelli cioè che conoscono la non facile arte d'imparare procurandosi contemporaneamente il diletto di uno stile vivace e polemico, che immerge sì i fatti nel dramma del pensiero ma non senza averli prima suscitati dal vivo della vita e sovente della passione: a noi basterà perciò indicare brevemente, alcuni dei principali temi che, ordinati alfabeticamente anche se trattati in diversi mo1nenti del tempo, costituiscono il solido tessuto dell'opera e che vanno da << Arte e pubblico » ad << Arte moderna e giovani », da << Azione ed arte » a << Critica stilistica » a << Forma e morfologia » a « Lezione di storicismo » a « Parola, colore, poesia, trasposizione » a << Pittura ' collettiva ' nell'Ottocento » a << Storicismo [125] Bibloteca Gino Bianco
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