stessa, il problema della disoccupazione giovanile nella sua specific,a rilevanza. Infatti, il giovane munito di una qualifica o titolo di studio, oggi, in Italia, ha appena la medesima probabilità di essere assunto di quante ne abbia un operaio anziano senza qualifica (21 ); così, di fatto, i giovani qualificati si trovano equipar,ati ai manovali generici ed ai braccianti anziani: ciò pur tenendosi conto della diversa incidenza delle relative classi di età sulla massa dei disoccupati (minore, e tuttavia in aumento, si ricordi, quella delle classi giov,anili). Questo irregolare andamento delle nuove assunzioni, che noi abbian10 anche in precedenza osservato indipendentemente dall'indice di qualificazione, incide particolarmente sulla disoccupazione giovanile, ed ha riflessi negativi su tutta l'economia nazionale. Esso, indubbiamente, può essere in parte giustificato, in determinate situazioni contingenti e congiunturali, per il piu immediato peso sociale che presenta la disoccupazione degli anziani in confronto a quella dei giovani; cosi, ad esempio, i primi sopportano, in genere, il peso della famiglia e resistono meno agli effetti della disoccupazione. Ed è in parte anche spiegato, per quel che riguarda l'incidenza della qualificazione, dal basso livello tecnico della nostra organizzazione produttiva, la quale, il piu delle volte, specialmente nel settore ~gricolo, non richiede mano d'opera qualificata. Pur tuttavia si deve constatare che, attualmente, la mancata qualificazione professionale non incide davvero in ma1uer.a decisiva, anzi non incide affatto, sulla gravità specifica, e certamente non proporzionale, che il fenomeno della disoccupazione giovanile riveste, oggi, in Italia, in rapporto alla disoccup.azione in genere. È chiaro, d'altra parte, che questa preferenza accordata al lavoro degli anziani, se trova git1stifìcazioni di ordine sociale e non incontra impedimenti di ordine economico, è tuttavia ( 21 ) Riferendoci in particolare al 1953 (che pit1 volte abbiamo assunto come annobase, per riportare su un indice il più possibile uniforme i vari dati via via elaborati), risulta che su 100 giovani iscritti alle liste di Collocamento trovano occupazione 17 di essi, muniti di una qualsiasi qualifica o titolo di studio, contro 10 non qualificati; ma, cl' altra parte, un operaio anziano senza qualifica ha le medesime possibilità di trovare lavoro di un giovane qualificato (17%): cfr. l.Ja disoccttpazi"one gi·ovanile in Italia ..., cit. [73] Bibloteca Gino Bianco
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