Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

trici » (<< a un'arte profondamente legata alla realtà non può non corrispondere una critica profondamente, integralmente storica» [ 109 ]);· frequenti difese d'ufficio del « pensiero del Partito» su varie questioni letterarie (110 ); articoli e di'battiti sulla <<tematica >> e sulla <<problematica » marxista, gramsciana, ecc. Se a tutto ciò si aggiunge una costante prope11sione alla « autocritica >> ed alla <<confessione ideologica », che fu tipica di certi ambienti culturali di estrema sinistr1 a dopo la <<distensione >> e dopo l'inaugurazione del <<nuovo corso» della politica sovietica ( 111 ), si avrà una idea abbastanza esauriente dei temi che venivano settimanalmente dib,attuti da Il Contempora1ieo nel momento della sua maggiore vitalità e diffusione. Mentre le tesi redazionali rispecchiavano cos~antemente le posizioni del Partito, certi interventi nelle varie <<discussioni » erano, invece, percorsi da un'ansia velleitaria e confusa, che pareva durasse fatica a tr,attenersi negli argini dell' ortodossia. Una ostentata franchezza nell' ammettere i propri errori ed una inconsueta fiducia nelle forze della ragione sembravano aver trovato posto tra le <<direttive» della cultura comunista: <<Dire la verità è rivoluzionario - scriveva Alicata nel numero del 31 marzo 1956- ... anzi, è l'unico modo di essere davvero rivoluzionari ... >>. A questa faticosa impostazione politico-culturale si cerCiava,da parte dei ( 109 ) Da Carlo Salinari, << Il fronte della critica», nel Contemporaneo del 6 no- ,,embre 1954. ( 110 ) Vanno specialmente ricordate la polemica sorta intorno all'opera di Rocco S'"·otellaro all'indomani dell'assegnazione al poeta lucano del premio Viareggio 1954 (,:lella quale polemica Carlo Salinari sul l'ontemporaneo fu attivissimo interlocutore)~ e quella suscitata l'anno successivo dall'ultimo romanzo di Vasco Pratolini, Metello, che venne aspramente difeso dallo stesso Salinari sul Contemporaneo contro gli attacchi mossigli da Carlo Muscetta su Società. ( 111 ) Si pensa soprattutto all'inchiesta promossa nell'estate del 1955, sulle pagine del Contemporaneo, da Marco Cesarini e Fabrizio Onofri intorno alla « cultura italiana negli ultimi dieci anni » (nel corso della quale abbondarono gli accenni ad errori cd insufficienze ideologiche degli intellettuali marxisti), ed al dibattito su << conformismo e marxismo», che si svolse nella primavera del 1956. Cfr., al proposito, Vittorio de Caprariis, << I rinnovatori del Contemporaneo», in Nord e Sud, a. Il, n. 11, ottobre 1955; Raffaello Franchini, << U:n bimbo così piccolo... », in Nord e Sud, a. III, n. 19, giugno 1956; infine Carlo Cassola, << Il Contemporaneo tre anni dopo», in Comuni.tà, a. XI, n. 47, febbraio 1957. [27] BiblotecaGino Bianco

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