di distorsione » che differenziano prof ond~mente nei singoli paesi le condizioni in cui si svolge l'atti~ità produttiva. Naturalmente, l'area di politica economica unificata è concepita dal deputato del PSI come << un mercato regolato ed organizzato», scevro « da persistenti pregiudizi liberistici»; mentre è vista dal Presidente della Confindustria come fattore di liberazione dai << vincoli dirigistici » esistenti nel nostro Paese. La polemica ci sembra di natura più ideologica che politica, più astratta che concreta. Quello che conta nell'attuale fase politica è che ci si dichiari pro o contro i Tr,attati. In questo senso la presa di posizione del Dott. De Micheli va accolta favorevolmente, poichè il Presidente della Confindt1stria non ha lasciato dubbi sul valore positivo che egli attribuisce al Mercato Comune, ha detto chiaramente che la Confindustria ne appoggia la formazione, ed ha aggiunto le riserve che abbiamo appena esposto e che sono - come dicevamo - una specie di presa di posizione ideologica (per questo motivo dispiace ancora di più che l'atteggiamento del PSI, che pure si ha ragione di ritenere nella sostanza favorevole, venga invece presentato in maniera così ambigua: le critic~e, le riserve sono naturalmente legittime; purchè sia altrettanto chiaro che il voto sarà favorevole). La polemica << dirigista-l~berista » è astr,atta, perchè il mercato comune -entrerà in funzione con tale gradualità e i poteri della Commissione esecutiva saranno così limitati che proprio non si riesce a vedere se il mercato comune sorgerà in funzione dirigista o liberista. Oggi come oggi, l'on. Lombardi ed il dott. De Micheli sono d'accordo nel chiedere la trasformazione dell'unione doganale in un'area di politica economica unificata. Questo significa che entrambi desiderano l'allargamento dei poteri concessi dal Trattato alla Commissione, ed entrambi auspicano quindi l'ampliarsi <lella sfera delle così dette << misure positive >>previste dal Trattato (per contrapporle alle « misure negative o automatiche», cioè l'a1 bolizione dei dazi e dei contingenti), che sole possono portare ad un effettivo livellamento delle strutture economiche dei sei Paesi. Ora, << misure positive>>sono, tr.a le altre, il fo11dodi riqualificazione operaia, il fondo per la disoccupazione ·agricola, la Banca degli Investimenti; cioè misure eminentemente dirigistiche (ma anche l'armonizzazione dei carichi sociali e fiscali o, per esem- ·pio, l'eliminazione delle discriminazioni nei trasporti sono azioni << dirigistiche>>),per l'introduzione delle quali si è accanitamente - e meritoria- ~mente- battuta la 11ostradelegazione di Bruxelles; e si s;irebbero battuti [16] Bibloteca Gino Bianco
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