Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

l . JtenodattiLografe (belline eventualmente). C.ondizione indispensabile: stipendi decorosi attribuiti a ognuno dei membri della Corporazione. Comprendo benissimo come non si possa non sentirsi fortemente eccitati al pensiero di potersi assidere su una di quelle comode poltrone direttive 1 di poter dettare a unri di quelle ~tenodattilografe (presumib~lmenite belline), di poter riscuo._ tere a fine mese quel decoroso stipendio. A pensarci bene1 ora che ho p-re·- visto ed efficacemente d.escritto un co~ì ro'Seo avvenire, mi vien quasi la ·ooglia di aderire; 1na1 me, non mi vorranno 1 no di certo. Se vi venisse in, pensiero di chiedervi e di chiedermi, caro Compagna .• perchè abbia, io, mandata a voi questa lettera, vi dirò che c'è, nel caso, un lato che voi, esperto, com'io non sono, in materia eco·nomica e finanziaria, dovreste esaminare. Che cosa costerà 'Una enci·clopedia stori·oµ come quella vagheggiata dall'edizione napoletana del Giornale d'Italia? Qualche centinaio di milioni., forse tante centinaia quanto quelle occorse per la siSitemazione della << più bella piazza del mondo >>, come dicono gli organi laurini. Chi metterà fuori tanti milioni? Un comune in, stato fallimentare? Una provincia costretta a spaccare il centesinio? Ma ci sono, questo è vero_;le benefiche banche, i ben provveduti enti turistici, e anche, per solenne promessa del n.ostro Primo Cittadirio, le incomparabili << Feste di Napoli». Ammesso allora, per dannata ip•o·tesi.,che venga racimolata la finanza o·ccorrente, io vi domando, e vi chiedo di dimostrare nella vostra animosa rivista, se non ci t·roveremo di fronte al più iniquo caso dv distrazione del pubblico danaro da fini più n,obili~ quali, per esempio, il s,occorso urgernte alle scuole, di cui nessuno meglio di voi sa in quali spaventevoli condizioni versino. lo non ho altro da dire e lascio a voi, se credete, la parola. Cordialmente vostro GINO DoRIA Napoli, 27 febbraio 1957. · · Gino Doria ci chiede quanto costerebbe la « grande storia inutile » proposta dal Giornale d'Italia e caldeggi,ata da autorevoli .personaggi che, interpellati, han·no battuto le mani come usano batterle a tutte le conferenze che in questa nostra città si organizzano per far commemorare illustri penalisti defunti da non meno illustri penalisti viventit. Rispondiamo: costerebbe molto, moltissimo, certo assai di più .di quainto costerebbe una iniziativa del genere se fosse partita da più competentii sedi, avesse ricevuto adesioni più qualificate, avesse mostrato maggiore consapevolezza e minore cattivo gusto che non quella su cui stiamo intrattenendoci; la quale è tipica del municipalismo deteriore, dell'analfabetismo degli alfabeti, ,del giornalismo scarfoglieggiante e del « ·penalismo » borbonico. [114] Bibloteca Gino Bianco I '

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