Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

, . sinistra», non solo non è iscritta a partiti, ma possiede altresì un'ideologia politica generica e tutt'altro che marxista. Così, qu,ando si conversa su problemi di fondo, non è raro constatare che certi borghesi, che si proclamano << idealmente » socialisti, in realtà sono soltanto dei giacobini (di un giacobinismo, per giunta, piuttosto spicciolo, senza profonde motivazioni ideali). Dallo stesso ambiente da cui è sorto il <<Circolo di Cultura >> è nata, nella primavera del 1955, la rivista << Il Campo», diretta da Francesco Lala, Giovanni Bernardini e Nicola Carducci. La rivista esce in fascicoli trimestrali di una cinquantina di pagine in 8~; vuol essere una tribuna anticonformista e di cultura d'avanguardia; è antologica, ma tratta di preferenza argomenti attuali (di storia, letteratura, arte, problemi sociali); trova ì collaboratori soprattutto tra gli intellettuali leccesi, ma ospita anche articoli di scrittori noti sul piano nazionale (Tommaso Fiore e S. Qruasimodo, per esempio). Le sue pagine volonterose mostrano quanto siano faticose la recezione e l'assimilazione degli influssi della <<grande» cultura italiana ;d· europea da parte degli uomini che impersonano nel Mezzogiorno la <<media >> cultura, cioè la cultura del ceto dirigente locale (14 ). 5). La concezione ornamentale ed edonistica della cultura (maggiormente isterilita d·all'isolamento geografico di Lecce, e dal congiunto provincialismo) come si ripercuote sul mercato librario, così si riverbera su tutta la vita culturale della città: sulle celebrazioni, concepite come incentivo turistico; sulle conferenze, frequentate come spettacolo. Anche la vita teatrale, che a Lecce è ben più intensa che i11molti capoluoghi di provincia, di eguale grandezza del Sud e del Nord (15 ), rispecchia questo tipo di cultura senza fermenti, e, in ultima analisi, ritardataria e conservatrice. ( 14 ) Espressione di << alta cultura», slegata però dall'ambiente locale, è << Il Critone », organo dell' << Association Interriationale de Droit Pénal », che esce appunto in Lecce; su di esso ha scritto una nota G. B. Angioletti in << Il Mondo » 25 d1ic.1956. ( 15 ) Lecce possiede i seguenti teatri: Politeama (1885) e Apollo (1912) con palchi; M~ssimo (1952) e Ariston (1949) senza palchi; il Paisiello (1881) a palchi, che non funziona più come teatro, ma solo come cinema. Si hanno spettacoli di lirica, prosa, rivista, avanspettacolo. Circa la corrispondenza del pu,bblico a ciascuna manifestazione, si può stabilire la seguente graduatoria di gusti: 1) la rivista; 2) la prosa e la lirica!' in parità. Fino al 1945-46 la lirica deteneva il primo posto. L'affluenza del pubblico agli spettacoli è ottima per la rivista, a condizione che questa tenga il cartellone per ~111 giorno solo. La lirica e la prosa fanno accorrere il pubblico solo se gli spettacoli [109] Bibloteca Gino Bianco

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