. dalla situazione geografica: infatti la <<Gazzetta del Mezzogiorno » arriva a Lecce alle 7 del mattino, mentre i quotidiani di Napoli e Roma arrivano alle 12, e quelli di MiLanoe Torino addirittura alle 23; né la « Gazzetta » deve temere la concorrenza del <<Corriere del Giorno>>di Taranto, della catena democristiana, un doppione peggiorato di essa Gazzetta, che giunge alle ore 7, e di cui si vendono nelle edicole solo 30 copie. Minima la vendita dei quotidiani di Napoli: il <<Roma>>esita (sempre nelle edicole) 10 copie nonostante l'elettorato monarcl1ico; <<Roma pomeriggio» 30, <<Il Giornale » 2. Più elevata la diffusione degli organi di stampa della capitale: <<Il Tempo» vende 350 copie, <<L'Unità» e <<Momento-sera» 100 ciascuno, il covelliano <<Corriere delLa Nazione>> 50, il missino « Secolo» 40, <<Il Giornale d'Italia >>,<<Il Messaggero », l' « Avanti! » 30 ciascuno, « Paesesera >>e <<Il Popolo» 10, <<La Giustizia» 5, <<La Voce Repubblicana>> 2. Il bolognese <<Resto del Carlino» esita 4 copie. Infine i quotidiani di , Milano e Torino (che si possono acquistare, in pr1atica,il giorno successivo) registrano le seguenti vendite: <<Il nuovo Corriere della Sera» 110 copie; <<Il Corriere d'Informazioni >>20; <<Il Giorno» 20; · <<La Stampa >>25; ► « Stampa Sera» 40 (esclusi sempre gli abbonamenti). Non si dimentichi che sulla vendita dei quotidiani del Nord influisce la presenza degli ~llìevi ufficiali della locale Scuola A.U.C.; questo può spiegare, in parte, le medie relativamente alte. . Più significative ci paiono le cifre relative ai settimanali. In testa la <<Domenica del Corriere» (1800 copie); i quattro più noti rotocalchi di attualità vendono circa 3000 copie com.plessive;<<L'Espresso>> 200, ·<I<l Mo11do » 40, « Il Contemporaneo» solo 10. Cosa stran~, <<Il Borghese>>non vende che 60 copie, e « Il Meridiano d'Italia» 15. Ottimo smercio hanno poi i fumetti e 'la stampa <<rosa>>: per es. <<Grand Hotel >>vende 1500 copie, <<Sogno>> 1300, « Annabella>>600, <<Eva» 450 ecc. La cultura media del ceto politico nei centri periferici trova poi un'altra via di manifestarsi attraverso i fogli locali, che sono organi di informazione cittadina e di batt:aglia, e insieme palestra e tribuna per chi muove i primi passi nella carriera politica, o più modestamente vuol prender parte alla vita pubblica del paese natale. Lecce ne conta quattro: << La Voce del Sud», << Il Popolo del Salento>>, << Il Tallone d'Italia>>, <<Il Pensiero Salentino>>;vi ha inoltre una certa diffusione << Il Meridionale», [104] Bibloteca Gino Bianco
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