Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

nione di lavoro e di fini economici, ma non certo mai u·n modo di vita comune. La scelta degli insediamenti a case sparse e centri di ·servizio (e abbiamo visto come questi siano definiti proprio dal loro car.atJtereunifunzionale· e specia1lizzato) risponde perfettamente a questa visione parziale dell'intervento pubbli'co e si fa, in concreto, strumento di una politica che, ispirandosi a ,quella visione, elude ancora una volta 'l'aspirazione delle masse contadine a nuovi più degni modi di vita. * * * Percorriamo le vie del Metapontino, dell'Alto Foggiano, della Sila. Lungo queste vie ,si svolge la modesta vita associata degli assegnatari. Per spostarsi ·di casa in casa, per raggiu11gere i « centri di servizio» essi debbono seguire questi itinerari obbligati. L'intimità della piazza e della corte, la possi'bilità d'incontro nella penombra discreta fuori dal traffico del- , l'unica via di comunicazione - e soprattutto fuori del controllo del vicino o del « superiore » - ·sono oramai, S'comparse del .tutto. Una delle caratteristiche fondamentali della più civile urbanistica europea è andata defitivamente perduta; al p•osto del villagio ;si profila il desolato spettro di road-town, la città lineare fatta di case disposte lungo la gran via del traffico motorizz,ato. Ma, se sulla road-town americana domina soprattutto l'autocarro e svettano il distributore di ,benzina, il motel, il chiosco per le frettolose compere del vian1 dante, sulla road-town rustica e periferica dei comprensori di riforma domina ancora e soprattutto la jeep dei funzionari dell'Ente o l'autovettura impolverata dei visitatori ufficiali. Sulla vita che stentatamente ·si articola lungo la strada, sul timido colloquio d-ei due assegnatari incontratiisi quasi per ~aso si proietta il freddo sospetto di un controllo ufficiale, di un occhio estraneo ed inquisitore. Vi sono 'p•oii centri di servizio. Torri mores·che, ,abbaglianti' di calce, ne indicano da lontano l'esistenza; piazze quadrate contornate di portici e di arengari e sovrastate dall'imponenza Jella Chiesa -e della canonica, ne delimitano il cuore. Sutla piazza si affacciano gli edifici pubblici e i pochi negozi. Tutto ~ regolato da un'unica proprietà: l'Ente ·possiede mura e terreni nel centro e tutt'intorno per decine di chilometri. Nessuno [104] Biblioteca Gino Bianco

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