Nord e Sud - anno IV - n. 26 - gennaio 1957

opinione. Ciò è necessario per varie ragioni la cui evidenza risulterà chiara più innanzi. Per ora basterà pens.are che non è sufficiente il controllare e provvedere a che le leggi di tutela siano rispettate, sebbene già questo sarebbe un gran progresso rispetto alla situazione attuale. Specialmente per quanto riguarda l'ambiente architettonico delle nostre città e le bellezze naturali occorre non di rado trovare una soluzione inventiva, un suggerimento del gusto; -◊ procedere addirittura alla composizione di qu.alcosa di nuovo che si adegui alle forme del passato risolvendo insieme le esigenze della vita di oggi, e ciò non può esser compito della burocrazia; neppure di quella migliore. Inoltre, la speculazione del capitale si esplica per mezzo di una rapida strategia che il più delle volte suggerisce l'azione di sorpresa, mentre la procedura delle soprintendenze è su,bordinata alla evasione delle pratiche ed è perciò costretta ad un ritmo assai più lento. Avviene così che gli uffici si trovino di fronte al fatto compiuto, anche quando esso è contrario a tutte le norme della tutela; è allora che, tanto in questo quanto in altri settori, si fa sentire la debolezza dei pubblici poteri che dovrebbero tutelare l'interesse del paese contro l'arbitrio degli interessi privati. È vero che la , legge autorizza la demolizione delle costruzioni abusive; ma se noi fossimo capaci di tanto non staremo qui a ricercare i mezzi più adatti per operare un disperato s.alvataggio. D'altra parte, come ho già accennato, si presentano molti casi per i quali, dopo avere applicato un divieto, occorre una soluzione vitale e cioè inventare qualcosa. Questo mi pare il punto più delicato di tutto il problema e cioè quello che determin.a la misura ed il limite dell'intervento delle soprintendenze; e ritengo di essere nel giusto se affermo che tale limite è assai spesso trasceso in maniera non vantaggiosa poichè gli uffici usano ricorrere a quelle tali soluzioni che, secondo loro, rappresentano il meno peggio; le cosiddette soluzioni che, come usa dirsi, « non disturbano>> mentre invece sono espressione di una qualunquistica r.assegnazione; e cioè proprio di quel peggio che si crede di evitare. Non basterà, dunque, per l'affermarsi di una mentalità diversa, l'invocato aumento del personale delle soprintendenze. L'attuale scarsitG, specialmente negli uffici periferici, potrebbe essere a'bbastanz.a compensata se si provvedesse ad inviare, alle soprintendenze della Sardegna, dell'Abruzzo, della Calabria, della Puglia e della Sicilia i numerosi funzionari che [82] Bibloteca Gino Bianco

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