Nord e Sud - anno IV - n. 26 - gennaio 1957

di tutela, tutti dipendenti dal ministero della P. I.: la soprintendenza bibliografica, alle antichità e scavi, alle gallerie, ai monumenti; .a quest'ultima spetta anche la tutela del paesaggio e cioè una faccenda che, per essere oggi particolarmente agitata e complessa, ha indetto alcuni esperti a proporre l'istituzione di una quinta soprintendenza: quella delle bellezze naturali. Per mio conto non credo che la creazione di nuovi uffici sia ciò che veramente giovi a migliorare l'attuale stato delle cose; non foss'altro perché, non potendosi ottenere, nè oggi nè domani, tutto il denaro necessario ai gravissimi compiti che ci sono posti, occorre evitare il pericolo che il poco disponibile si riduca ancora di più allo scopo di mantenere altri uffici confermando, in tal modo, il detto che il vero scopo della burocrazia sia quello di conservare se stessa. Senza dire poi che, già attualmente, il p.agare in misura insufficiente un grande numero di impiegati non consente di esigere da essi il servizio migliore ed anzi costringe a chiudere tutti e due gli occhi di fronte a non poche attivita che vengono perseguite per arrotondare il 1 bilancio e sono, non· di rado, pericolosamente incompatibili con l'esercizio della pubblica responsabilità; e qui non posso tacere l' esempio di quegli architetti, funzionari di ruolo delle Antichità e Belle arti, i quali esercitano pubblicamente la libera professione con la tacita tolleranza dei loro superiori. Così, tanto per citare un solo caso assai significativo, non si può non deplorare che la più 1 bella e difficile occasione per costruire un nuovo museo in Italia sia stata colta dalla Direzione Antichità e belle arti presso la quale è stato redatto un progetto cl1e, per nostra disgrazia, è stato poi tradotto in opera. Esso sorge a Pesto, in prossimità dei più bei \ templi della Magna Grecia, ed è in tutto simile ad una casa littoria rivestita di travertino romano. Vero è che le meraviglie conservate all'interno fanno, almeno per poco, dimentic.are la bruttezza della fabbrica e la sua cattiva esecuzione; ma a me pare che bisognerebbe evitare simili equivoci, specie da parte di coloro ai quali la legge affida il delicato compito di giudicare l'opera altrui. Ora, a parte simili errori, io ritengo che la tutela in questo c.ampo non possa essere esercitata dai soli organi pubblici; occorre incrementare al massimo la collaborazione di esperti ed uomini di cultura operanti al di fuori degli uffici, mentre si deve fare ogni sforzo per sviluppare la coscienza di una responsa1 bilità nazionale attraverso gli strt1menti della pubblica [81] Bibloteca Girio Bianco I

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