Nord e Sud - anno III - n. 25 - dicembre 1956

e a te di sedere sulle tante sedie cl;ie hai in casa, ecc... Quando il disumano impera non c'è essere umano che possa vivere umanamente. In poche parole: se il disumano dovesse continuare, il diavolo avrebbe vinto la sua partita storica ». Anehe ·con questo scrittore si torna - o meglio si continua - a battere quel sentiero dell'evasione nel quale l'engagement non ha creato alcuna risolutiva svolta; chè ·se mai il suo si è rivelato un vicolo cieco. Ma il personaggio del Ddfìni ha il n1erito di attrarre l'immaginazione, e di venire incontro, con una certa grazia, a quelle nostalgie - più che romantiche ci sembra che si dovrebbero dire romanzesche - che non a caso covano sotto la cappa alquanto greve e conformistiqi dell'austerità ch'è di rigore per la narrativa odierna. Austerità la quale serve soltanto - come abbiamo tentato di dire - per nascondersi il fatto ·essenziale, quanto negativo, che la coscienza della crisi dell'io romantico-decadente non ha fatto molti passi avanti nel senso di un superamento: è che essa segna il passo, se non è ,addirittura qua e là ritornata indietro, rispetto ad esperienze, ' prima ancora che tragicamente risolutive, profonde e nutrienti, quale è stata quella di un Pavese. [47] BibliotecaGino Bianco

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