del v. segretario generale del P.L.I. conte Premoli e del socialdemocratico on. Lupis, e di loro colloqui con il dott. Gullotti, per concordare una comune azione di fronte all'ormai certa evenualità di una caduta del governo Alessi. L'obiettivo immediato di questi contatti è evidente, e viene reso noto dall'organo liberale La Sicilia, espressione della destra economica siciliana, e il più accanito tra i giornali avversari di Alessi: non c'è altra alternativa per il Presidente della Regione che dimettersi. L'atteggiamento del partito di maggioranza è d'altra parte quanto mai incerto, come si può rilevare dalla mozione di fiducia che il 24 luglio i 30 depuntati democristiani sottoscrivevano, e che lasciava trapelare un certo disagio per la prepotente ingerenza del partito nella situazione, e specialmente per l'atteggiamento assunto dalla segreteria centrale dello stesso partito nei confronti del governo regionale. Nella riunione romana in piazza del Gesù del 20 luglio, alla quale parteciparono Fanfani, Magrì, Gullotti, Rumor, La Loggia, Restivo, si venne a maturare la situazione. In tale riunione si delineava infatti quella specie di cc distensione » che veniva indicata dalla stampa come una forma di cc ammorbidimento » dell'atteggiamento della segreteria del partito nei confronti di Alessi. Lo spostamento della crisi da Palermo a Roma non era nei piani di Gullotti, e venne perciò a compromettere la sua « operazione ». A Roma la crisi arrivò dopo che la maggiora11za dei deputati regionali aveva deciso di accordare la fiducia ad Alessi; e pertanto ,il generale stato di tensione cl1e si era venuto a determinare in Sicilia per il complicarsi della situazione faceva110 temere ai dirigenti di Roma il pericolo di un forte turbamento della base democristiana nell'Isola. Il contrasto determinatosi tra il gruppo parlamentare e la segreteria regionale era un indizio eloquente infatti del disagio esistente. La segreteria regionale, attraverso Sicilia del Popolo, manifestò la sua riprovazione dell'o.d.g. presentato nella citata riunione dei deputati democristiani: « Il partito - dichiarava in tale occasione l'organo della D.C. - è il solo competente di stabilire gli orientamenti politici dei gruppi parlamentari, come in tutte le altre delegazioni che lo rappresentano nella vita pubblica ed amministrativa del Paese ». Nella riunione dei rappresentanti dei tre partiti svoltasi a Palermo il dott. Gullotti da parte sua aveva esposto senza ambagi il suo punto di vis~a, consistente nella necessità di far risolvere la crisi mediante un'azione combinata a tre, nella quale, mentre da parte della segreteria della D.C. sarebbe stata esercitata una diretta pressione sui men1bri democristiani della Giunta, analoga pressione doveva essere esercitata dall'esponente sociale.leBibloteca Gino Bianco
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