Nord e Sud - anno III - n. 23 - ottobre 1956

Le aule si affacc~ano su oscuri corridoi i quali, ricavati come sono da un fabbricato costruito non certo per ospitare scuole, sono così sfretti da consentire appena il passaggio di due persone affiancate. N.on è pertanto possibile concedere agli allievi il tr1 adizionale intervallo a metà di ogni turno, poichè essi, uscendo dalle aule, non saprebbero dove riversarsi (l'Istituto non ha nemmeno u11 cortile). Naturalmente bisogna poi consentire loro l'uscita individuale durante le lezioni: ne consegue lo stillicidio inevita~ bile delle « passeggiate >> ( come si dice in gergo scolastico) mentre il prof essore spieg,a o interroga, e il conseguente viavai, con relativi rumori, per le scale e nei corridoi. L'Istituto non si trova in condizioni migliori per quanto riguarda il resto dell'attrezzatura. Il riscaldamento non c'è, poichè, si sa, a Napoli c'è il sole. Il gabinetto di fisica è dotato di parecchi strumenti; ma questi sono poco o nulla utilizzabili per mancanza di un'aula ove far le esperienze. Il gabinetto di chimica è confinato in un ex gabinetto di decenza. Sui servizi . igienici ci sarebbe poi da fare tutto un discorso; ma è meglio lasciar stare. Il materiale didattico esistente è quasi tutto di età vetusta e non rinnovabile per mancanza di denar,o. A titolo di esempio diremo che il fondo annuale concesso dal Ministero della P. I. per acquisto di libri e di materiale didat- . tico è stato nel 1955-56 di 120.000 lire; ove si pensi che una carta geografica murale di m. 1,20 x 1,40 costa 20.000 lire, si capirà che non è possibile andar lontano. Lo stesso discorso v,aleper la biblioteca dell'Istituto. Vi è un'unica biblioteca per insegnanti e alunni; la sua consistenza è conosciuta con approssimazione, perchè l'inventario è tuttora in corso. Si può dire ad ogni modo che i libri so.noalcune migliaia, in parte manuali e saggi di età veneranda e quindi non utilizzabili ai fini culturali e didattici di una scuola moderna, in parte pubblicazioni erudite od occasionali ,o di prop,aganda politica, queste ultime elargite alle biblioteche pubbliche nei tempi littorii. Discreta soltanto la dotazione di libri di lettura amena per i giovani (classi di colleg.amento, seconde classi). Infine, la sala dei professori è una squallida stanz,a di una trentina di metri quadrati. Per questa « sala », ove dovrebbero avvenire i quotidiani sCiambidi informazioni e di impressioni sugli alunni e sui programmi tra gli insegnanti delle singole classi (cosa indispensabile nelle scuole ove non c'è l' « insegnante di classe», se si vuole che l'insegnamento di tante e diverse discipline frutti qualcosa) si avvicendano giornalmente, per prelevare o [88] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==