Nord e Sud - anno III - n. 23 - ottobre 1956

D.C. nel Mezzogiorno. Sarà bene perciò esaminare da vicino qualcuno dei casi di apertura ,a destra. Con le elezioni del 27 maggio i socialcomunisti hanno perduto tutti e tre i capoluoghi di provi11cia del Mezzogiorno continentale la cui a~mi11istrazione essi avevano conquistato fra il 1951 e il 1952: Pescara, Brindisi e Taranto. In questi tre centri l'amministrazione comunale si regge ora su una maggioranza di centro-destra; e non è possibile dirt fino a qual punto la decisione democristiana di sollecitare l'appoggio dell'estrema destra sia derivata dalla volontà di estromettere del tutto le maggioranze decadute dalla direzione della vita locale oppure da una reale propensione di uomini e di gruppi del partito dominante verso gli uomini e i gruppi che fanno capo ai partiti e agli interessi di estrema destra. Va sottolineato, comunque, che nei tre capoluoghi in questione, se è vero che la D.C. si è venuta a trovare nella matematica impossibilità di costituire giun,te di centro senza ricorrere ad accordi, contratti preventivamente o sollecitati al momento del voto, con gli altri gruppi consiliari, è pur ver.o che ess,a si è trovata di fronte gruppi consiliari del P.S.I. numericamente più consistenti di quelli che di solito è dato trovare nei consigli amministrativi del Sud, grazie all'alta percentuale di voti socialisti nelle tre città di cui stiamo parlando (24,2% a Brindisi; 17,1% a Pescara, 14,6% a Tar,anto). Vale a dire che la D.C. si è trovata di fronte uno schieramento di sinistra che non era facilmente contr.ollabile da parte del P.C.I., il quale disponeva anzi per quanto riguarda Brindisi di meno della metà dei voti e dei consiglieri del P.S.I. . e registrava anche, tranne che a Pescara, una flessione di voti, sia in termini assoluti che percentuali, corrispondente significativamente al contemporaneo accrescimento del numero dei voti e dei consiglieri socialisti. Può darsi (e sembra questo in particolare il caso di Pescara) che le dirigenze socialiste locali non abbiano saputo o voluto articolare con vivacità e imporre alla pubblica attenzione la linea di condotta che realisticamente La direzione del P.S.I. ebbe a dettare alle federazioni meridionali: appoggiare, senza contropartite particolarmente impegnative, la costituzione di giunte imperniate sulla D.C., quando questo appoggio avrebbe potuto liberare il partito d.ominante dalla tentazione di rivolgersi a destra. Ciò non ostante, resta il fatto che le intese fra D.C. e destre hanno trovato a Pescara, come a Taranto e a Brindisi, dopo qualche lieve difficoltà agli inizi, una via · molto facile, sulla semplice base di dosate dichiarazioni programmatiche l 7 J Bibloteca Gino Bianco

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