bono agli Enti di riforma e per il conseguente. vasto margine per errori, contraddizioni e sperperi. Problemi tecnici e pratici a parte, non. si sareòbe inoltre - secondo l'A. - ancora raggiunto quell'assestamento psicologico dei nuovi assegnatari, per i quali la riforma ha l'aspetto di un violento choc) più che di un tangibile e assodato beneficio. Le varie docun1entazioni sull'attività degli Enti di riforma mancherebbero inoltre ·di mettere in luce un dato importante: e cioè, se già sin d'ora i singoli assegnatari siano in grado di conseguire un reddito che, al netto dalle ritenute dell'Ente, consenta alle famiglie insediate sui fondi un minimo sufficiente ad esistere e a resistere. Anche il coop,erativismo sui generis che gli Enti di riforma hanno sviluppato nelle zone di riforma non darebbe eccessivo affidamento, specialmente per l'epoca in cui le cooperative non dovranno limitarsi, come attualmente, a prescrivere che cosa e come devono coltivare gli assegnatari, ma dovranno impostare cc non si sa con quanto rispetto per l'~ffettivo calcolo economico, lo scabroso problema degli sbocchi della produzione e dei mercati vicini e lontani ». In conclusione, « il ve_cchiomito di fare di ogni singolo assegnatario un piccolo imprenditore agricolo, dotato del suo podere, della sua casa, del suo bestiame, perfettamente autonomo, si andrebbe rivelando - secondo l'A. - quello che era, ossia un mito non adatto - nemmeno dal punto di vista della tecnica agricola - a padroneggiare una realtà in corso di così prof onda trasformazione qual' è ormai la riforma agraria » • Telefoni Utenti ed apparecchi telefonici al 1° Gennaio 1956, in « Sintesi Economica», Giugno 1956. Da recenti rilevazioni, al 1° Gennaio 1956, sulla distribuzione della rete telefonica in Italia, risulta che in questi ultimi tre anni si sono alquante attenuate le disparità territoriali. Per quanto rimangono ancora oggi elevate le sperequazioni tra il Centro Nord ed il Sud (15 abitanti per apparecchio nel Centro-NQrd, 72 e 61 abitanti per apparecchio, rispettivamente, nel Mezzogiorno e nelle Isole, di fronte ad una media di 21 abitanti per apparecchio in tutta Italia), si nota tuttavia che, mentre per l'Italia Centro-Settentrionale la diminuzione percentuale degli abitanti per apparecchio nel 1956 rispetto al 1954 è del 21 %, per l'Italia Meridionale e le Isole tale diminuzione, nello stesso periodo, è rispettivamente del 24% e del 27%. Un'altra interessante considerazione, che riflette il fervore di attività produttive che anima in questi ultimi anni il Sud d'Italia, riguarda la discriminazione tra utenti per affari,- uffici pubblici e cc speciali » e utenti privati. Infatti gli utenti della prima categoria sono aumentati del 20·% circa nell'Italia Centro-Settentrionale dal 1° Gennaio 1954 al 1~ Gennaio 1956, mentre la stesBibloteca Gino Bianco [80]
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