Unità Socialista si troverà improvvisamente al centro dello schieramento in funzione mediatrice ed accentratrice. A Firenze la buona volontà di Zagari e compagni fu invece prontamente rintuzzata dagli esponenti delle altre correnti, poco propense a rafforzare ulteriormente quella sinistra socialdemocratica cui non si può disconoscere la funzione finora assolta, positiva, ai fini dell'unificazione. Ne è venuto fuori un ordine del giorno, generico, n~l quale si auspica una politica socialista fondata, in .politica interna, sul superamento delle formule centriste, e sullo schieramento neutralista del socialismo italiano nell'ambito della politica internazionale: ·come si vede, fra slanci ora,torii e reticenze, una assemblea di cc unificatori » non ha fatto segnare un solo passo avanti rispetto ai molti cl1e erano stati segnati dall'incontro ad alto livello in Val d'Aosta. Non saremo noi a meravigliarcene; ne traiamo la conferma di una impressione che ci pare abbastanza fondata: sono favorevoli all'unificazione e consapevoli dei suoi problemi le basi elettorali del socialismo e i grandi leaders; altri sono i problemi degli apparati. ALno MusAccH10 La circolare Rossi Nella sua storia ormai decennale il movimento studentesco italiano si si è imbattuto in tutte quelle resistenze, chiusure, reazioni, che le strutture ed il costume politico del nostro paese automaticamente oppongono ad ogni iniziativa autonomistica. Le consorterie, i gruppi di interessi particolari che si allacciano con fili superficialmente poco evidenti, eppure molto saldi, alle forze politiche ed economiche di carattere corporativo riescono invece, di fatto, a prosperare e, nei casi scoperti, ad avere una sanzione politica e giuridica. E' accaduto questo con la nota circolare del Ministro Rossi del 20 agosto, relativa alle organizzazioni studentesche. Come si sa, gli Organismi Rappresentativi risultano da un processo di creazione spontanea ad opera degli studenti. Tale processo ebbe inizio col movimento di Liberazione; attraverso gli 0.0.R.R., _ed in nome delle tradizioni di libertà, gli studenti hanno posto concretamente i termini della battaglia per il rinnovamento dell'Università che ha le sue forraule riassuntive nel cc realizzare l'Unìversità della Costituzione » e la cc nuova carta dell'Università ». L'organizzazione universitaria degli studenti non ha - e questo è fondamentale - fini di carattere sindacale, nè rivendica un'autonomia fine a se stessa; bensì quella antonomia attraverso la quale, superando il distacco tra studenti e professori, si possa giungere, come momento di sintesi, a quel nuovo e moderno tipo di Università, la cui vita rifletta la collaborazione attiva degli elementi che la compongono. A qualsiasi collaborazione che non [61] Bibloteca Gino Bianco -
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