politica di un paese atlantico che, dopo essersi fatto promotore in nome del!' articolo 2 di più strette solidarietà .fra le varie parti che aderiscono alla alleanza occidenta/,e, alla prima occasione concreta, con 1: propri atteggiamenti diplo~atici, viene a escludere da tali soli.darietà quelle che si rif eriscon.o ai problemi del Medio Oriente e del mondo arabo. Nè si dica clie la posizione italiana, «mediatrice>>,è allineata a rincalzo di quella degli . Stati Uniti ed è perciò inattaccabile dal punto tli vista atlantico: percJiè questo put1to di vista è stato questa volta rappresentato più dalla Francia e dalla Gran Bretagna che dagli Stati· Uniti· e non sempre 11,ecessarian2ente la politica atlanti.ca è la politica del Dipartimento di· Stato; e se anclie veramente si fosse voluto· dar forza all'azione mediatrice degli Stati Uniti, la unità e la soli.darietà dei paesi· europei intorno alla Francia e all'Inghilterra avrebbero conferito certo maggiore autorità a Dulles e avrebbero costretto Nasser a ridurre la portata di tanta spavalderia;- mentre questa irresponsabile divisione dell'Europa tra << paesi contendenti e paesi mediatori», e in .Parti.colaregli accenni di diserzione dell'Italia dal fronte europeo, hanno indebolito anche Dulles e hanno comunque rafforzato le pretese del fascista egiziano. Non si parli quindi, alla guisa del Giorno, di una <<supinitàdi Palazzo Chigi·, che senza alcuna contropartita lascia impigli.are il paese nell'azione franco-inglese>>.Si dica piuttosto come la Voce Repubblicana che <<ni ostri governanti, dopo aver ascoltato tutte le campane, non hanno scelto nè l'una nè l'altra via; e in questi ultimi tempi hanno dato persino ascolto a esponenti non già d'interessi ma di speculazioni· industriali, i quali, dando imprudentemente per acquisita la vittoria diplomatica di N asser, hanno cercato di precostituire l'atteggiamento politico del nostro paese sulla base di un loro totocalcio, che ha come illustre precedente l'episodio famoso della petroliera italiana recante di straforo la nafta sotto sequestro, all'epoca di M ossadeq». Dobbiamo rilevare che la più qua/,ificata pubblicistica politica antifascista questa volta ha reagito unitariamente con ferme prese di posi.zio1ze, fra le quali ci s.embrano acqui·stare particolare rilievo quelle del Mondo e della Voce Repubblicana, della Stampa e dell'Espresso, dei Caranditii, dei Garosci, dei Salvatore/li (il quale pure fino a ieri è stato l'animatore di una tenace polemica contro il cosiddetto <<Oltranzismoatlantico>>,contro « l'atla1itismo crispino >> ). Mentre i socialisti invece sembrano ossessionati dal BiblotecaGino Bianco [4]
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