ripetè di continuo, risultò alla fine uno dei motivi salienti del .!2onvegno~ preoccupato evidentemente che la crisi ideologica che travaglia il mondo marxista non abbia ad ispirare all'unificato partito socialista il più gracile dei programmi. Per conto della socialdemocrazia, e più propriamente per Unità Socialista, parlò, poi, Mario Zagari. Zagari, che fu più tardi definito da qualcuno « il poeta dell'unificazione socialista », si trovò costretto a remare alla meglio, facendo leva sui suoi gomiti vigorosi, nel mare della retorica. Egli si richiamò peraltro ai motivi dell'europeismo della unificazione da far presto, e ad ogni costo, e infine strappò l'applauso con il « socialismo alba dei popoli ». « Noi siamo un grande movimento in crisi logistica » chiarì Zagari; e per risolvere la crisi individuò le esigenze di un partito socialista unificato, oggi in Italia: democraticità, interpretazio11e del nuovo corso della politica internazionale, introduzione della classe operaia nello stato, modificazione e risanamento della vita nazionale. Questi concetti si mischiarono a quelli di -un terzaforzismo europeo, di u11a via italiana del socialismo che potrebbe perfino rinnovare dall'interno l'Internazionale Socialista. E volendo confortare questa sua tesi, Zagari parlò di Mollet, apparsogli sfiduciato nei giorni della crisi algerina e speranzoso che nuovo impulso al socialismo europeo venisse dall'unificazione italiana. Quest'accenno al socialismo fran-• cese non riuscì gradito a t111aparte dei convenuti, impegnati nella polemica intorno a Suez e poco propensi a ritenere che la strada presa da Parigi possa essere valida per il socialismo italiano di domani. A Pieraccini toccò il compito di rappresentare il P.S.I. Pieraccini interpretò l'attuale avvicinamento dei partiti socialisti come effetto di un mutamento sostanziale avvenuto negli ultimi tempi nella situazione nazionale ed internazionale. Egli ha proposto all'attenzione dei convenuti l'esigenza che le nuove istanze socialiste si indirizzino in senso democratico, senza cadere nelle remore del riformismo o del massimalismo: metodi democratici per l'istituzione d'una vera democrazia. Il nuovo partito, che avrà caratteri classisti, deve rappresentare nella vita politica le esigenze del fronte operaio, il cui movimento va portato· avanti e salvaguardato dal pericolo d'un assorbimento nello stato liberale tradizionale. Diversi sono i problemi scottanti in questo momento secondo Pieraccini. Il primo consiste nell'11nità delle forze sindacali: egli non vede come i socialisti possano militare in diverse organizzazioni sindacali, ma sente anche che l'unità sindacale non può prescindere dall'unione di tutte le forze operaie, da qualsiasi confessione o partito esse provengano. In politica estera, Pieraccini si dichiarò per un tentativo di superamento dei blocchi internazionali e per il favoreggiamento dei moti anticolonialisti. Infine il deputato socialista ,richiamò l'attenzione dei socialdemocratici su alcuni problemi concreti del dibattito politico [56] Bibloteca Gino Bianco
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