, esigenze che la corrente di unità socialista aveva perseguito e con una distinzione qualitativa dei suffragi da cui lo stesso P.S.I. ha tratto uria lezione salutare: nelle elezioni provinciali, infatti, dove P .S.I. e P .C.I. erano ancora . collegati, l'elettorato ha preferito il P.S.D.I., e non poteva che votarlo con una netta indicazione di autonomia e di unità, mostrando cosi una sensibilità politica che aveva il valore di precorrimento e sollecitazione. Non si può perciò ignorare che l'azione della corrente di sinistra del P.S.D.I .. aveva fatto maturare questo valore, e cadono l'isolamento e il sospetto insinuato attorno a questa corrente, che avrebbe rilasciato incautamente a Nenni delle cambiali in bianco. Zagari, sul settimanale cc Unità Socialista », aveva detto: cc Chiunque ha seguito i dibattiti congressuali del Partito si rende conto che se c'è una corrente che non ha mai inteso rilasciare cambiali in bianco nè all'o-n. Nenni nè all'on. Saragat, è proprio la corrente di unità socialista. Siamo infatti noi che abbiamo proposto i temi unitari basandoli sulla prova dei fatti e che abbiamo sempre fatto dell'unificazione un problema di graduale convergenza, richiamando anche nel manifesto elettorale del Partito sia l'adesione all'Internazionale Socialista, sia l'adesione ad una politica di unità europea sul piano internazionale come fattori determinanti dell'unificazione ». Si tratta· delle condizioni che lo stesso Saragat richiedeva al P.S.I., ma quando questo Partito non era in grado di assicurarle; e di un programma socialista che una parte importante della D.C., di correnti radicali e di democrazia laica ritengono indispensabile al fine di dare allo Stato italiano· un assetto ·finalmente moderno. Ma si tratta anche di un programma che è il solo insuperabile ostacolo per le velleità salazariane che si attribuiscono• all'on. Fanfani, alle quali si finirebbe per dare una mano nel tempo stesso in cui si negasse l'unità socialista come la sola politica che i socialisti possono fare e che tutti i democratici sono chiamati a sostenere. Questo è stato sostenuto dalla sinistra del P.S.D.I. dal 7 giugno del '53,. malgrado i rigori della guerra fredda, e aggiungendo nella rivista Sinistra Europea che alla distensione si sarebbe dovuti pervenire per l'impossibilità di perpetuare un già lungo armistizio senza incorrere in un conflitto internazionale. Questo carattere di reciprocità dialettica tra unità socialista e politica europeista non può sfuggire. La corrente di sinistra del P.S.D.I. è stata la sola forza politica che l'ha tenacemente sostenuta in questi ultimi anni, dimostrando come la lotta per il superamento dei blocchi cli potenze internazionali dovesse necessariamente es·sere connessa alla lotta per il superamento ~ei blocchi interni. L'unità socialista doveva essere, come dovrà essere, l'equivalente interno di un· nuovo corso europeo. Era quindi errata, non solo la posizione anti-terzaforzista del P.S.I., ma era anche errata la esasperazione difensiva e atlantica della socialdemocrazia ufficiale. Del P.S.I.,. r [50] Bibloteca Gino Bianco
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