Nord e Sud - anno III - n. 23 - ottobre 1956

I socialisti dell'uno e dell'altro partito avrebbero torto se dov:essero sottovalutare questo problema. Il socialismo italiano ha con il Mezzogiorno un debito antico; esso ha da pagare al Mezzogiorno una cambiale andata in protesto sin dal giorno ormai lontano della forzata defezione salveminiana. Intanto, nella consapevolezza che il cammino è nel Sud più irto di difficoltà che nel Nord, un'audace e massiccia iniziativa comune, socialista e socialdemocratica, nella vita del Mezzogiorno, con impegno di tutti i quadri nazionali, può cominciare a mo,dificaTe la situazione e deve correggere molto più drasticamente che altrove le situazioni cristallizzatesi in questi anni, il possibilismo socialdemocratico e il frontismo socialista, l' accomodantismo degli uni al sottogoverno, la remissione degli altri all'egemonia comunista. Alla lunga poi è necessaria una seria e approfondita revisione, diciamo meglio: fondazione dei temi meridionalistici del socialismo italiano; al fine di differenziare cc l'alternativa socialista » anche sul piano meridionalista, e di preservarla da ogni azione ·di satellitismo, di massimalism·o, di sezionalismo. Si .comincino pertanto a creare dovunque possibili giunte d'intesa fra socialdemocratici e socialisti, assistite, sostenute, e perfino controllate dagli organi nazionali; si cerchi di vagliare le possibilità che deriveran,no dal sicuTo afflusso di nuovi quadri, attirati dall'unificazione e non legati al passivo di esperienze trascorse; si intervenga risolutamente e in tempo utile a eliminare le ragioni che giustificano gli atteggiamenti di resistenza e di opposizione che si sono qua e là delineati e a cancellare quelle zone di resistenza e di opposizione che si fondano solo su motivi personalistici e opportunistici. E al tempo stesso, ad alto livello, si cominci seriamente a discutere e a diffondere una piattaforma di politica valevole per una effettiva presenza socialista nella vita pubblica meridionale. E tutto ciò prima che sia troppo tardi, prima che si profilino quei pericoli da cui sempre dobbiamo guardarci diffidenti: o che il socialismo provochi nuove delusioni fra i meridionalisti, più o meno analoghe a quelle dei tempi. di Salvemini, o addirittura che il Mezzogiorno diventi il banco di sabbia dell'unificazione. n. d. r. Considerando la funzion,e esercitata dalla sinistra socialdemocratica nel promuovere il clima e le azio·ni favorevoli all'unificazio'ne socialista) abbiamo pregato un esponente meridionale di quest'ala della socialdemocrazia di illustrare e ricapitola1-1e i tempi e i modi in cui qitesta funzione si è svolta) l'importan.za che è venuta assumendo e che noi non esitiamo a riconoscerle pitbblicando la nota che segite, di Giuseppe PasS1alacqua. E abbiamo, anche rite- . nuto opportuno) al fine di vagliare gli efjettiv 1i e< umori » dei « quadri » e delle cc basi », d'i inviare un n·o~~ro osservatore) Aldo MusecchioJ al con·uegno <e unificatorio » di Firenze~· donde la terza nota che in qitesta rubrica abbiamo dedicato alle vicende socialiste. [48] Bibloteca Gino Bianco ,

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