Nord e Sud - anno III - n. 23 - ottobre 1956

oppressioni, s'era sostituito un nuovo simbolo, il monopolio. La n~ova rivo1uzione liberale è stata ed è quella che ha mirato e mira a spezzare le concentrazioni di potere economico e per farlo essa pone in atto nel campo dell'att.ività economica, delle misure che sembrano in contrasto con le dottrine liberistiche con grave scandalo dei sostenitori di queste. Ma in realtà quelle pratiche che appaiono a taluni illiberali trovano la loro giustificazione non tanto nel fatto che restringono le libertà di pochi per accrescere quelle di molti (che s.arebbepur sempre un argomento quantitativo e come tale teoricamente irrilevante), quanto nella considerazione che esse annullano le soppressioni che i pochi fanno delle libertà degli altri (fosse anche di un solo altro), ricompongono un equilibrio interrotto, restaurano la libertà. Noi dobbiamo ripensare la nostra filosofia politica come filosofia della libertà, di una libertà che è la molla stessa della nostra vita di uomini epperò della nostra storia, che vive negli istituti che concorre a creare e insieme li supera tutti. Noi dobbiamo ripensare il liber,alismo come coscienza liberale, e cioè progressiva, di ogni epoca, come metodo perenne per risolvere concretamente i problemi del secolo. VITTORIO DE CAPRARIIS . [44] Bibloteca Gino Bianco

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