paese, alla concezione tipicamente spenceriana (e che Sumner aveva in massima parte condivisa) dello Stato .oppressore e nemico irriducibile dell'espansione dell'individuo, si sostituisce quella dello Stato benefattore, strlImento efficiente per la costruzione della società perfetta, pianifica~a da tutta la società. L'ultimo volume di Glinipses of the Cosmos di Lester Ward è del 1918: due anni prima, nel 1916, era apparso Democracy anrl Education di Dewey. L'evoluzionismo cedeva il posto al pragmatismo, e qui la fiducia nella conoscenza e nella sperimentazione si poneva come il corrispettivo filosofico della fiducia nella democrazia: le « magnifiche sorti. e progressive » che sembravano sorridere di nuovo in realtà non avevano mai smesso di sorridere. Se si riflette 1 bene, si vedrà che le opere nelle quali, come s'è detto, più coerentemente era stata svolta la critica della filosofia democratica erano s.oloparzialmente legate alla filosofia positivistica: esse erano innanzi tutto fondate su un'analisi politica concreta del sistema, svolta dall'interno, e le ipotesi del positivismo servivano solo a dare una apparenza sistematica e sintetica a quella che altrimenti sarebbe sembrata una critica piuttosto frammentaria. E comunque ciò sia, quelle opere entrarono nel circolo del pensiero europeo e mondiale solo parecchi anni dopo la loro originale pubblicazione: 'basta dare u11o' cchiata ~Ile date delle principali traduzioni di un Mosca o di un Pareto pet rendersene conto. Nè mi sembra che la mia diagnosi sia smentita dalla progressiva tecnicizzlazione della letteratura politica, cui si è assistito a partire dai primi decenni del secolo. Si sono progressiva1nente abbandonati quelli che potremmo chiamare i grandi temi della filosofia politica, si è discusso meno di diritti naturali e di interventi della Provvidenza nel corso delle cose umane e si è tentato di stabilire, invece, con più precisione di quanto non si fosse mai fatto prima, le leggi della causalità del mondo sociale. Sotto l'impulso dei mutamenti che avvenivano nelle istituzioni si è prestata più attenzione ai problemi concreti di governo, all'amministrazione, all'anaìis1 di fenomeni che per lo innanzi si tenevano irrilevanti o trascurabili, come la formazione delle correnti di pubblica .opinione, il funzionamento effettivo dei partiti e l'influenza delle loro macchine, il segreto potere di corpi non-politici che finivano con l'avere un effettivo e non trascurabile peso nella determinazione della politica dei governi, come i gruppi di pressione. E con l'affermarsi delle discipline sociologiche, venivano le suggestioni di nuove indagini, sempre più particolari e precise e tutte suscettibjli [37] BiblotecaGino Bianco
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