suo potere. La sovranita popolare? Un'illusione, un principio astratto, contestato ogni giorno dalla realtà. Le garanzie elettorali? Un'altra illusione: le masse sono manovrabili secondo i loro istinti e si possono dirigere dove si vuole. La fondamentale bontà e s1 aggezza, il profondo amore della ~ibertà del popolo? Ancora un'illusione: il principe-presidente divenne imperatore dei francesi e instaurò la dittatura grazie al suffragio universale. L'imparzialità dei governanti e la loro fedeltà all'interesse generale? Errore f11nesto: poichè nella lot~ per il potere e per la direzione della cosa pubblica, i gruppi di interessi, le corporazioni, le grandi concentrazioni di ricchezza o le grandi concentrazioni sindacali si combattono con accanimento per disputarsi i politici e riescono a far prevalere il loro particolare punto di vita. 'L'imparzialità assoluta e la garanzia del potere giudicante? Ma anche i giudici sono uomini e obbediscono alle grandi pressioni psicologiche e soprattutto esprimono nei loro giudizi, almeno nella maggior parte dei casi, l'ideologia d.ominante dell'epoca in cui vivono. Se si facesse una statistica delle pene inflitte pei delitti contro la proprietà tra la fine del secolo scorso ed oggi si vedrebbe pro)b,abilmente che la curva coincide all'ingrosso con quella dell'evoluzione da una concezione quiritaria ad U!l.a altra più aperta, quasi di funzione sociale, che l'idea di pro,prietà sta subendo. A dei lettori americani io non ho che da ricordare un nome, quello di Charles Beard, e il titolo di un suo· libro: Economie Interpretation of e onstitution. La storia di un'illusione e di una delusione si è detto: proprio percl1è si era fermamente creduto che la democrazia fosse la fine della storia, la forma politica perfetta che suggellava il p-rogresso, quando si constatava l'ampiezza dell'equivoco la frustrazione era enorme. Di qui il pessimisn10 aspro e scorato, il tono pungente e risentito di certe analisi che può capitare di leggere oggi; di qui il sospetto che la politica sia soltanto un gioco alterno di violenze e di frodi, anzi addirittura il regno del male. Di qui, finalmente, non soltanto l'ombra di malinconico scetticismo, ma anche quel sentimento di provvisorietà che si trovano nella più p;irte dei libri di scienza p(i)1iticache si sforzino di andare oltre la mera indagine tecnica. Non era soltanto che il mondo di insetti umani, che fino a quel momento si era esaminato al microscopio con scientifica freddezza, ma ;inche con la consapevolezza che esso era un mondo di insetti intelligenti, razionali e progredienti; non era soltanto che questo mondo si mostrasse all'improvviso irra- [35] \ Bibloteca Gino Bianco
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