' , nimenti imprevisti e che perciò non riescono ad inquadrare in se stesse i fenomeni di massa che si producono nei nostri tempi; mobilità _deivalori ed erroneità delle ideologie che infl1 uenzano le opinioni pub·bliche dei paesi democratici; pressioni di queste opinioni sulle struttur 1e tradizionali della vita politica, che subiscono così una nuova minaccia e una nuov,a possente deformazione. Ed è anche una d~agnosi impressionante: tanto impressionante che non riesco a comprendere come si possa pensare che il ritorno all'equilibrio tra potere esecuti,ro e potere legislativo, cioè un rafforzamento· del potere esecutivo basterebbe a rimettere tutto in ordine. Un espediente costituzionale può mai risanare mali tanto profondi, risolvere problemi così vasti, che toccano tutta la vita morale e sociale dieinostri tempi. È difficile ammetterlo. È ben vero, però, ,che a qu.esitorimedio si accompagna anche il suggerimento di un altro rimedio, di tornare cioè alla fed,enei valori. tradizionali della civiltà occidental1e, alla fede nel diritJto naturale. Ma si deve osservare che, se i mali dipendono, in parte almeno, da una crisi di tali valori, chiedere che si torni a credere in essi equivale a dare per risolta la loro crisi, e quindi a negarla come attualmente esistente: e ciò è alquanto, contraddittorio. Oppure equivale a postulare quei valori stessi come un clogma in ,cui si deve tornare a credere per disperazione: e ciò1 è francamen~e inaccettabile. Ma l'insufficienza dei rimedi proposti non ci esime dal dovere di vagliare criticamente la diagnosi per vedere se è esatta oppure no. Ora, si deve rilevare in primo luogo che l'evoluzione ·dei tempi e le nuove dimensioni della spesa pubblica non hanno rafforzato solo il potere legislativo ma anche quello esecutivo, e sembra incontestabile che l'autorità, il ca111po d'intervento, la misura dell'intervento stesso dei governi si siano di molto accresciuti negli ultimi quindici anni. Certo chi guarda alla {atica cl1e costa l'approvazione del bilancio nel Parlamento francese, ad esempio, o a certi recenti e forse arroganti interventi del Congresso degli Stati Uniti, chi guarda alla sing.olare pretesa di tutti i parlamenti democraticamente· el~tti di aumentare le spese pubbliche e ridurre le entrate riducendo le imposte, è indotto a ritenere che i parlamenti facciano il possibile per impedire ai governi di governare. Ma questa petulanza del potere legislativo non è forse direttamente conn~ssa all'~umento di potenza dell'esecutivo? Non si vuol negare che siano necessarie delle rif.orme: e se si guarda alla Francia, si vede che la stampa e i programmi dei partiti sono pieni di conl28J Bibloteca Gino Bianco
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