Nord e Sud - anno III - n. 23 - ottobre 1956

... Ideali democratici e :filosofia politica di Vittorio De Caprariis Se ci si volge indietro a considerare il mondo di quar,anta, di cinquant'anni fa e lo si parag.ona mentalmente con quello nel quale viviamo, si resta a tutta prima come smarriti, e la tentazione è molto forte di condannare risolutamente e senza appello il nostro tempo. Anche alle menti spregiudicate e pronte all'analisi critica quell'epoca, che è pur tanto vicina alla nostra, di cui i nostri padri ancora parlano con la viva (e non spassionata) memoria di coloro che l'hanno vissulta, e che vagheggiano non solo come la loro stagione più piena, ma come una stagione che aveva per tutti un ritmo più umano; quell'epoca,tut tavia, rischia di colorirsi di mito, di apparire come un'età dell' or.o inesorabilmente distrutta. Immagino che un americano, un cittadino degli Stati Uniti, possa agevolmente collocare nel tempo questa vicina-lontana << età dell'oro»; penso agli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale, a quella che si è convenuto tra gli storici di chiamare l'età di Wilson, dall'uomo che la segnò profondamente con la sua impronta. Allora s'opposero le grandi formule politiche, new nationalism v. new freedom, e dalla battaglia uscì vittoriosa la << nuova libertà ». E la vittor~a del progresso sulla conservazione (quanto ci appaiono scolorite oggi queste parole, eppure quanto vive le sentiamo risuonare in noi per il 1912 !) fu più vasta di quel che l'esito app,arente del confronto elettorale potesse lasciar immaginare: poichè allora i conservatori si contarono come un quarto della popolazione elettorale del paese. E fu un successo che si tradusse in opere che dovevano influen- ( 1 ) Questo articolo è stato scritto per un << forum » della rivista americana Confiuence. [22] Bibloteca Gino Bianco

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