Nord e Sud - anno III - n. 23 - ottobre 1956

fatti, conoscenza di un unico caso di misure del genere adottate contro consiglieri del partito che avev,ano proceduto ad intese con i partiti di destra; ed esso riguarda l'espulsione di due consiglieri che avevano accettato dal . M.S.I. incarichi assessoriali nel comune sardo di Quartu Sant'Elena. In questa materia i dirigenti democristiani non sono stati clementi neppure nel caso di Ariano Irpino, feudo elettorale del senatore missino Enea \ Franza e, pertanto, del neo-fascismo avellinese. Contro costui e i suoi alleati 1nonarchici si delineava uno schieramento unitario di tutti gli altri partiti rappresentati in consiglio (D.C., P.C., P.S.I., P.S.D.I., P.L.I.), che eleggevano un sindaco democristiano e una giunta mista, con il risultato che sindaco e assessori democristiani venivano espulsi dal partito. 5. Quella della coalizione di centro è una esperienza ormai scontata nella vita pubblica italiana. Ad essa, ed alla legge elettorale da essa imposta, il Mezzogiorno è debitore, tuttavia, fra l'altro, anche della esperienza di una battaglia, in cui uomini e partiti dovettero assumere da un capo all'altro delle varie regioni il medesimo ~tteggiamento. Gli apparentamenti di . centro svolsero nel Mezzogiorno tra il '51 e il '53 anche questa funzione moralizzatrice della vita politica. Le eccezioni, che non mancarono (apparentamenti di centro-destra), non fecero che confermare il rilievo del fatto, per cui, una volta tanto, la classe politica meridionale si raggruppava quasi esclusivamente sulla base dei grandi temi che agitavano la vita nazionale, anzichè sulle posizioni ordinariamente prevalenti dell'opportunismo e del -trasformismo. Con l'indebolimento della cQalizione di centro e il ritorno ad una legge elettorale proporzionalistica hanno cominciato a verificarsi nuovamente con maggiore frequenza i casi delle più incredibili collusioni e confusioni. È accaduto, ad esempio, a Galatina (prov. di Lecce) che missini e ,eomunisti ;i:bbiano eletto un sindaco democristiano, con l'opposizione dei liberali e dei socialdemocratici e con reciproche espressioni di stima scambiate fra i tre partiti della maggioranza. È accaduto a Bernalda (prov. di Matera) che nella seconda torntctta quel consiglio comunale eleggesse un sindaco comunista ed una giunta democristiana; e, venuta meno questa soluzione per le dimissioni degli interessati, la situazione si è stabilizzata .sull'opposizione di 15 consiglieri della D.C. e di una lista <<civi~a>c>ontro 14 consiglieri socialcomunisti appoggiati dall'unico consigliere missino per- [17] Bibloteca Gino Bianco

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