Nord e Sud - anno III - n. 23 - ottobre 1956

CRONACHE E MEMORIE Nota sul socialismo in Sardegna « Chi voglia scrivere la storia dei partiti politici in Sardegna è immediatamente colpito dalla singolare deformazione che le loro ideologie e la loro pratica subiscono in questa terra d'oltremare». Così scriveva Camillo Bellieni nel tratteggiare la figura di Attilio Deff enu in: Attilio Deffenu e il Socialismo in Sardegna ( ed. Il Nuraghe, Cagliari 1925, p. 13). « La tonalità bassa del paesaggio - co11tinuava- gli accordi di grigio e di cupo che costituiscono la decorazione locale sembrano attenuare i colori delle bandiere rutilanti al sole della 1 penisola, e la strofetta tanto cara alle plebi Italiane nel 1919, 'Avanti, o popolo, alla riscossa', sembra assumere l'aspetto di un grave corale religioso alla maniera dei gosos ( == laudi) ... Anche allora il Socialismo in Savdegna mi sembrava un curioso esperimento ere• tico compiuto nella terra meno adatta a riceverlo, i cui frutti stentati, vizzi già nel nascere, avevano uno strano profumo locale... ». Sono parole di trent'anni fa, e molt'acqua è passata sotto i ponti, anche in Sardegna. Lo stesso Partito Sardo d'Azione, che ebbe nel Bellieni e in Emilio Lussu i maggiori fautori, ha contribuito in questi ultimi anni, con la frazione che faceva ca,po a Lussu, a ~insanguare il socialismo sardo (P.S.I.). Per quanto può ,consentirlo una breve nota sul socialismo in Sardegna, quale traccia per un saggio più ampio e approfondito, riteniamo giovi accennare anzitutto ai precedenti d'una stirpe che, come la sarda, sin dalle s11eorigini dovette lottare in difesa della sua libertà. Difesa eroica sfortunata (da Amsicora a Eleonora e ad Angioy). Coraggio e valore sfortunati: sicchè la tenace fibra dei difensori cedette alla fine allo sconforto e all'indifferenza, all'apatia e all'inerzia, di cui trovasi significativa testimonianza [106] . Bibloteca Gino Bianco

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