Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

Questa rinforzata e confusa affermazione della funzione classista della borghesia, rigida nei propri schemi e nelle proprie tradizioni, corporativizzata, rappresenta, insieme, la linea fondamentale tenuta dal giornale e l'aspetto più discutibile - e forse più negativo - di esso. Un aspetto che - ci sembra - veniva a determinare un'intima contr,addizione: poteva cioè una siffatta interpretazione della funzione della borghesia adeguarsi a1 d un organo di sia pure generica ispirazione ,antifascista? È probabile che la rappresentazione che Il Giorno dava alla borghesia di quel tempo fosse in qualche punto fondata. Ma, sul piano pratico, certe interpret,azioni, nella loro gelneriJtà polemica, riflettevano atteggiamenti intimamente reazionari, specialmente ove si consideri che la classe borghese meridionale, fin dall'indomani della caduta del fascismo, dimostrò di volersi mantenere sulle posizioni acquisite durante il ventennio, quando non intese ritornare su quelle ancora precedenti. Riguardo, poi, al profilo orie11tativo proprio di un organo di stampa, cosa mai comportava una siffatta interp,retazione classista della b.orghesia? Quale funzione attribuiva essa all'organo stesso che se ne facev,a portatore? Riprodurre e sostenere gli aspetti di una società, per il solo fatto che esistono, significa, in ultima analisi, difendere ed interpretare le esigenze di quella società? Il Giorno - lo vedremo in seguito - ebbe una durata effimera e particolarmente breve fu 'la sua vita come quotidiano: a dire il vero, sembra lecito non dolersi eccessivamente di questa brevità, specialmente se si considera la degradazione della mentalità politica cui è pervenuto il pubblico del Giorno e di altre tribune dello stess-ogenere, ed il decadimento della classe borghese cui questa stampa ha rivdlto tanti ,patetici appelli. Sostenere una classe, affidandole lo stesso ruolo e le stesse responsabilità che essa aveva allorchè assai diverse erano le condizioni del Paese, non significava, insomma, creare le premesse per il ricorso di quegli stessi eventi dal cui esaurimento - e proprio in quell'oc~asione - traeva origine il giornale? E come tutto ciò - ripetiamo - poteva conciliarsi con il sottotitolo antifascista del Giorno? A questo domande non è possibile dare risposte esaurienti, in quanto 1a breve vita de Il Giorno non lo permette; ma la funzione esercitata, poi, da altri e più diffu,si org,ani di stampa che hanno più o meno seguito la impostazione di questo giornale di Paolo Scarfoglio sembra autorizzare per quelle d.omande una risp,osta sostanzialmente negativa: quella [111] BiblotecaGino Bianco

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