avevo esposto, tra l'altro, in un saggio apparso in Quarto Stato nel maggio 1950, cioè in p-iena guerra fredda: in quel saggio e in altri dello stestso periodo apparsi in Cahiers Internatiònaux (soprattutto in uno sull'unità d'azio. ne in Italia pubblicato ne_lfascicolo del giugno-luglio_ 1950), i Suoii collaboratori avrebbero potuto trovare una spiegazione mena. rudimentale dei miei dùsensi con altri membri della Direzione del Partito, dissensi che m'indussero . \ a rassegnare le dimis19ioni nel settembre successivo. Mi scusi la lunghezza del chiarimento, e mi creda, con i mig)liori saluti Suo LELIO BASSO A questa lettera, alle altre da noi ricevute ed ai commenti cui la nostra inchiesta su-1 socialismo nelle provincie meridionali ha dato luogo gli autori dell'inchiesta procureranno di rispondere in un prossimo numero di Nord e Sud. Illustrissimo Signor Compagna, seguo sin dal principio, ia rivista "Nord e Sud\ con grande ,interesse, in quanto penso sia uno fra i più seri tentativi per la impostazione, nel Mezzogiorno, di un vero e proprio discorso politico atto .ad accelerare il proces~o di rottura delle vecchie strutture della società meridionale, per ~a sostituzione dei vecchi gruppi clientelari con forze nuove economicamente t; pol,:- ticamente giovani. È perciò con grande stupore e un po' di rammarico, che ho letto nello ultimo numero di detta rivista, una nota di redazione riguardante· i " Ser◄ vizi sociali " degli Enti di Riforma agraria. In essa nota si afferma nettamente la inutilità di tali servizi, anzi se ne sottolinea la pò·icolosità come strumenti di coazione politica, concludendo non essere altro la riforma agraria,· che una semplice operazione tecnica, cui può essere apport~ta qualche utilità soltanto dai dati statistici ed informativi di qualche Ufficio Studi. Le confesserò di avere avuto l'impressione che, per amor di polemica, il problema sia stato perduto di vista o male inquadrato; penso infatti_, e Lei sarà certamente d'accordo, che fare la riforma non_ significa soltanto bonificare della terra e dividerla a coloro che non ne posseggono, ma si tratti sopratutto di formare una nuova classe di piccoli coltivatori diretti da· ex- [97] BibliotecaGino Bianco
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