Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

portuno ricordare che oggi, dopo la perdita delle miniere istriane, i giacimenti dell'Italia meridionale (Campania e Puglie) rappresentano tutte le nostre risorse in materia. Intensi sono stati peraltro i lavori di ricerca negli •Ultimi anni, c on risultati in parte lusinghieri. La produzione dell'Italia meridionale è infatti salita rapidamente dalle 153.000 t. del 1950 alle 268.499 t. del 1954, su di una produzione totale nazionale di 271.385 tonnellate. Leucite. - Nel 1941 fu iniziato con grandi speranze lo sfruttamento delle lave del vulc1ano di Roccamonfina per l'estrazione del potassio e del1' allumina dalla leucite, mediante il processo Blanc. !La SIP (S,oc. It aliana Potassa), e poi la Soc. Eesercizi Minerari per conto di essa, iniziar ono lo sfruttamento delle colate laviche del vulcano di Roccamonfina ed impiantarono uno stabilimento a F,ontanaradina. Senonchè lo sfruttament o ostacolato per vari motivi, dopo alterni periodi di lavoro e di inattività , proseguì stentatamente fino al 1942. Dopo la guerra, la Società ha trasferito tutto il macchinario nel Lazio e precisamente a Civita Castellana, perchè le lave ivi sfruttate hanno un maggior tenore di potassio e si p restano meglio alla lavorazione. Idrocarburi. - Mentre nel 1952 chi scrive potè affermare che questo argomento non meritava ancora una trattazione nel campo dell'in dustria estrattiv1a,oggi invece si può render noto come siano in corso stud i preliminari molto importanti e ricerche di un certo interesse. Alla ricerca di idrocarburi nelle ·pianure costiere a nord di Nap oli (basse valli del Garigliano e del Volturno), si dedica infatti da q ualche anno soprattutto la S,amet, la quale ha fatto eseguire prospezioni geologiche superficiali e ricerche geofisiche, con i metodi elettrici e sismic i, ed ha trivellato un certo numero di sondaggi profondi, con risultati per ora negativi, ma cl1e pare non escludano del tutto la possibilità di rinvenire adunamenti a grande profondità. Per quanto concerne le provincie di Avellino e Salerno, il Minis tro dell'Industria e Commercio ha recentemente comunicato che le s uperfici coperte da permessi di ricerca di idrocarburi nelle provincie di Avellino e Salerno hanno un'estensione rispettivamente di 107.980 e 49.875 ettari, attribuiti prevalentemente alla Samet ed alla Azienda di Stato. Il Ministero ha precisato che le indagini geologiche e geofisiche ese- [80] Bibloteca Gino Bianco

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