lizzazioni positive. E questo passivo va ricordato, pri1na ancora dell'attivo, non per acidità moralistica, ma perchè ·veramente ha frenato e depotenziato le forze esp•ansive della democrazia in Italia. E tuttavia, ove si g·uardasse solo al 11ero, ove non si fosse consa,pevoli anche di questo 1 e quel risultato conseguito in quegli anni, si potrebbe cedere a valutazioni e, quel che è peggio, a decisioni politiche avventate, ci si p·otrebbe abbandonare ai senti1nenti e ai risentimenti, alle im1 pressioni ed alle atmosfere. Una volta presi in questa sp,irale dell'emiplegia della verità, del bianco e del nero, si può infatti aindare a finire trop 1po lonta110 dal proprio punto di partenza. Infatti si p·uò cominciare col dire che il pericolo numero tino è quello clericale, mentre i comunisti sono in ribasso; poi si dà del maccartista a chi ricorda che Togliatti ha sulla coscienza di avere ap,plaudito agli stermini di Stalin; poi si diventa m·accartisti in una prop,ria maniera, al1 la 1na11iera anticlericale, e si crede di scoprire il prete nella camera della serva. Alla fine ci si può trovare ad amministrare qualche comune, magari proprio quel comune che doveva consentire nell'intenzione degli stessi la prova dell'o·perazione _Nenni, con tutta l'estrema s,inistra. Et si sarebbe così realizzata, naturalmente a danno di Nenni, la sola cosa che p11ò ai11tare i comunisti ad uscire dalla crisi nella quale versano. Una crisi, questa, che no,n è solo in funzione degli att11ali avvenimenti sovietici, ma è anche c0inseguenza di una politica che i partiti democratici italiani hanno tenuto ferma per più anni, coerentemente: la politica, cioè, di tenere isolati i comunisti e di estendere le misure di isolamento a tutti 1 frontisti. Nenni ora non è l'ultimo a ricavare vantaggi da questa politica, una volta che egli sembra voler liquidare il frontismo del suo partito. Ma questa politica deve essere riaffermata; essa deve essere aggiornata nei confronti di Nenni, nella misura in cui Nenni si viene svincolando dal frontismo: ma deve rimanere operante nei confronti di Togliatti. Noi l'abbiamo detto più volte: il problema del riassorbi1nento della estrema si1nistra alla democrazia è uino dei problemi di fondo della nostra vita pubblica; e questa di oggi è una occasione storica, un'occasione che no·n si presenta due volte ad una classe dirigente nel giro di una generazione. Ove mai gli uomini della democrazia inclinassero solo di un millimetro il loro atteg·gian1ento nei confronti dei comunisti, avrebbero sprecato, per questa generazione di italiani,. la loro più impo 1 rtante occasione. Quando questa nota sarà pubblicata, ci saremo già chinati sui risultati delle elezioni. Forse quei risultati avranno resa quanto 1nai attuale questa ,nota; forse essa apparirà invecchiata. Comunque abbiamo ritenuto necessario ribadire e chiarire alcuni nostri p,unti di vista, perchè non vorremmo vederci attribuire incertezze e vacillamenti, che sembra vada110 oggi diffondendosi, in ambienti laici e cattolici. [44] BiblotecaGino Bianco
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