Nord e Sud - anno III - n. 17 - aprile 1956

delinquere predomina nel convincimento di molti, di troppi. Tende a formarsi una saldatura fra una amara conclusione scettica del!' avventura fascistica e il discredito della vita politica ad arte diffuso dal fascismo» (17 ). È questa la più acuta definizione che mai sia stata data agli atteggiamenti qualunquistici, posta nel bell'inizio della rivista; è il punto di partenza del pensiero politico di Omodeo, da cui occorre che pure noi prendiamo le mosse. In una situazione simile, << ;aggravata da atteggiamenti autoritari sopravviventi in taluni partiti>>, egli scorgeva il pericolo di fondo dell'alloria rinata democrazia italiana. Occorreva dunque fronteggiarla con estrema decisione: << Occorre perciò ravvivare la coscienza positiva della politica, come di dovere civico inderogabile, come di controllo incessante di idee e di prassi, proposito insomma di influire e di agire, sia pure a scadenza non sempre prossima, sulle sorti del paese ... Bisogna insieme liberarsi dal pregiudizio che la politica sia una cosa impura, e dalla gretta caparbietà che vuol ricondurci ad un concetto disumano di forza ». È stato rilevato ,altra volta su queste pagine (cfr. Nord e Sud N. 1, p. 127) come il futuro qualunquismo si profilasse all'acuto sguardo di Omodeo, almeno nella sue sede più propria, il Sud, già nel maggio del '44. La ,capacità di cogliere e rappresentare ogni atteggia1nento di m;arca q~lunquistica fu in Omodeo sempre operante. Nel novembre del '44, raffigurando agli studenti dell'Ateneo napoletano i possibili pericoli d'un risveglio nazionalistico ove la pace fosse fallita, egli additava appunto nell'agnosticismo medio-borghese e nel qualunquismo i naturali alleati della demagogia patriottarda: << A fianco al demagogo si porrà senza scrupolo qualche plutocrate finanziatore che sognerà un grosso affare, le signore stupide di salotto, gli apolitici che per nascondere il loro difetto non sanno uscire dalla sensazione del momento, quanti sognano la rivoluzione per la rivoluzione al di fuori di ogni contenuto, gli avventurieri, le anime perdute di ogni genere e financo lo spirito agonistico degli sports » (18). ( 17 ) È !"inizio del <<Preludio» già citato. Dal <<Preludio» stesso son tratte le . . . . c1taz1on1 seguenti. ( 18 ) Un lungo brano di quel discorso è riportato dall' Acropol1:; il passo citato è a p. 85. [93] Biblo eca Gino Bianco •

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