classi meno abbienti, sia perchè i progressi delLa raffinazione ne hanno costantemente migliorato la qualità. Sarà bene, quindi, a questo p-unto, considerare brevemente l'altro importante ramo dell'industria olearia, cioè a dire la lavorazione dei semi oleosi: che, per il suo rapporto con l'industria dell'olio d'oliva, si impone all'attenzione di chi voglia non incompiutamente esaminare le prospettive di svi.. luppo di quest'ultima. ' Gli olii di semi non sono soltanto destil\ati al consumo alimentare, ma sono suscettibili (e tra essi, princip~lmente, gli olii di lino, di colza, di ravizzone, di palma) di svariati impieghi industriali, intervenendo nella fabbricazione delle vernici e in quella dei lubrificanti, in sapone e in cosmesi, nell'industr~ tessile e in quella del linoleum, ecc., come materie complementari, o anche fondamentali; di primaria importanza, poi, come sottoprodotto della lavorazione dei semi, sono i panelli destinati all'alimentazione del bestiame (26 ), nè s1 arebbe possibile tracciare una distinzione tra gli stabilimenti dediti alla produzione di olii commestibili e quelli dediti alla fab- , bricazione di olii industriali, perchè, nella maggior parte dei casi, questa distinzione si profila al momento dello scambio. Alla diffusione di questa industria, localizzata sino alla prima metà del secolo scorso nel Lombardo-Veneto, contribuiscono tanto l'incremento dei consumi alimentari di cui si è detto, quanto le accresciute esigenze del1' ambiente industriale del Nord. Ed anzi, non essendo sufficiente la produzione, si aprì la porta ad una larga corrente di importazione di prodotti finiti: r1èvalsero in vero le misure protettive (27 ) ad arrestarne il flusso, che fino alla vigilia della Ila guerra mondiale si mantenne assai rilev1 ante, ed oggi ha ampiamente superato i livelli d'anteguerra. ( 26 ) Si notava al proposito, ~n lnformaz1:on,i SVIMEZ, cit., che << non vi è quasi consumo di tali panelli nell'Italia Meridionale essendone finora mancata la disponibilità. Dato il contributo non indifferente che tali panelli apporterebbero all'arricchimento delle razioni alimentari a base dei comuni foraggi somministrati al bestiame è da pensare che vi sarebbero vaste possibilità di assorbimento di tale sottoprodotto nelle zone di bonifica meridionale >>. ( 27 ) Nel 1881 si ebbe un'imposta di fabbricazione sugli olii di semi di cotone, estesa poi a tutti gli olii di semi, di produzione nazionale od estera, nel 1916: imposte di fabbricazione e daz1 doganali si sono convenientemente << adeguati » col procedere degli anni. [63] Bibloteca Gino Bianco
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