prefascismo. Eletto 11 7 giugno senatore il Petti, mentre Francesco Cacciatore era eletto deputato, il contrasto fra i due si può considerare sostanzialmente superato con la tacita garanzia del collegio senatoriale al Petti e del controllo della Federazione al Cacciatore. Segretario della Federazione è ora un sig. Giannattasio, noto come fedele del Cacciatore e, a giudizio di molti socialisti salernitani, assolutamente impari per preparazione e personalità, al suo compito. Certamente migliore, · sotto questi aspetti, sarebbe; a giudizio degli stessi, il responsabile per le organizzazioni di massa del Partito, Coronato, sul quale in effetti ricade il peso maggiore della vita della Federazione. Le stesse elezioni del '53 acuirono invece il contrasto fra l'on. Cacciatore e l'avv. Petillo, noto simpatizzante di quella forma di autonomismo socialista che è rappresentata dall'Unione Socialista Indipendente degli onorevoli Cucchi e Magnani (alla quale già da tempo è passato un giovane che ebbe in un certo periodo mo'lta parte nella vita della Federazione socialista di Salerno, il d.r. Ennio Faggiani). Da ciò uno stretto controllo della stessa Federazione sul Petillo, diretto a determinarne per reazione l'uscita spontanea dal Partito; mentre il Petillo, pur deferito ai Probiviri, preferisce attendere un'espulsione, dalla quale risulterebbe la lotta ad personam' che gli è stata pertinacemente e sordamente mossa. Tutti, .comunque, questi tre esponenti socialisti salernitani hanno in comune il tratto di posporre la politica all'attività professionale: a differenza di Luigi Cacciatore, nel quale l'impegno politico era un rigoroso imperativo morale, che subordinava ogni altra esigenza. Va ancora notato, nello stesso capoluogo, che la presenza sindacale socialista è mantenuta tuttora ad un notevole livello e ha dato negli ultimi tempi segni di ancora maggiore vivacità, della quale il merito va anche in buona parte al consegretario socialista della locale Camera del Lavoro, Armando Viviani, elemento di grande esperienza, specialmente in materia di vertenze e di contratti:. Non diversamente da quanto accade in provincia di Napoli, e anzi in misura ancor più sensibile, il capoluogo salernitano dà alla Federazione i suoi quadri maggiori. D'altra parte la forza elettorale del Partito è strettamente raggruppata nella metà settentrionale della provincia che va fino alla piana di Eboli; e ciò, nella vasta estensione del territorio provinciale, ne facilita il controllo. In questa metà settentrionale, che è quella di gran lunga più evoluta e c_iviledella provincia, la base socialista ha due compo-. nenti di chiara evidenza: una nettamente agricola, localizzata in prevalenza fra Salerno ed Eboli, e l'altra agricolo-industriale, localizzata in prevalenza fra Salerno e Nocera Inferiore. Fedelissima e combattiva è la base bracciantile della prima zona; un tantino più incerta è invece Ja base della se-· conda, dove a insidiare qualche posizione socialista (e anch~ comuniSJta) è venuta l'organizzazione di un « Movimento Indipendenti di Sinistra», pro- [77] Bibl1otecaGino Bianco
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