Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

Anche a Bari il frontismo ha avuto la sua fortunata stagione per radu .. nare a frangia dei comunisti le « ultime leve dei morti ». Il demolaburismo alla Molè, organizzato per « logge », ha rappresentato i'l principale centro di reclutamento per il trasformismo a sinistra di coloro che, per errore di valutazione, sono giunti in ritardo al traguardo del trasformismo governativo. Qualcuno di questi ha dovuto scegliere un partito fra il '52 e il '53 quando, sia pure sul solo piano elettorale, che è poi quello che a siffatti elementi davvero interessa, il frontismo è stato .liquidato. L'avv. Mauro Armenise, già fondatore e finanziatore della Democrazia del Lavoro barese, incoraggiato peraltro dai comunisti, ha scelto il P.S.I.; ed è diventato consigliere provinciale. L'Armenise già nel seno della Democrazia del Lavoro si era fatto tenace assertore del frontismo: il quale per lui avrebbe dovuto articolarsi su una sinistra comunista, un centro socialista, una destra demolaburista. Eletto con i resti al Consiglio Provinciale di Bari, dopo aver sostenuto il tentativo di varare una giunta socialista-democristiana di cui avrebbe dovuto essere il vicepresidente, si è acconciato a presiedere il gruppo « Rinascita » diretto dai comunisti: il che non gli è stato sufficiente per ottenere dal 'suo partito e da quello comunista di essere portato candidato comune al Senato in un collegio cittadino. I frontisti con1e l'Armenise vivono ora di molte preoccupazioni perchè sentono che la loro funzione di frangia, date le presentazioni di liste e candidature socialiste autonome, è cessata; del resto, da loro no11 poteva e non può venire a nessuno un originale contributo politico (singolare, per esempio, anche per la sua contraddittorietà con le posizioni ufficiali dell'estrema sinistra, il giudizio dell'Armenise sulla riforma agraria: essa non avrebbe avuto altro effetto che quello di creare nuovi ceti conservatori; il che significherebbe, secondo logica, che essa ha assicurato agli assegnatari un benessere degno di essere conservato). Si tratta per davvero di avanzi - Armenise come tanti altri - dell' « ultima leva dei morti ». Ben più autorevole la personalità dell'avv. Giuseppe Papalia, senatore e consigliere comunale di Bari; e interessante ,ci sembra il caso del prof. Stefano Le Noci, deputato e consigliere provinciale di Gioia del Colle. Il primo è uo .. mo dal forte prestigio civile e professionale, che gode di un largo seguito personale, alime11tato però assai più da correnti di stima e simpatia che dalla solita distribuzione di piccoli favori. Il Papalia, che è fra i maggiori penalisti di Bari, proviene dal P.d'A.; ma non ha preso parte aUle lotte di tendenza che videro i Fiore e i Cala·ce insediarsi nella direzione provinciale del P.S.I. dopo il Congresso di Genova. Egli sembra animato da un forte sentimento di unità socialista e si spinge fino ad auspicare il rientro dei socialdemocratici nell'ovile comune. È stato eletto alla Camera e al Senato, nonostante fosse poco sostenuto dall'organizzazione di partito, impegnata a puntellare le •posizioni del Capaochione per la Camera e del Milillo (senatore uscente per la Basilicata) per il Senato. So- [37] Bibloteca Gino Bianco • I ...

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