-da contrastanti sentimenti. Ed anche quando si tenta, come qualcuno ha fatto con noi, di respingere all'indietro il problema e di presentare l'unità d'azione, secondo una nota fase morandiana, come « vincolo di unità tra il popolo>>piuttosto che come << vincolo tra i due partiti>>, così da giustificare un margine di politica indipendente per il P.S.I.; anche quando si ode ciò, e ci si sforza di approfondire il dialogo, ci si ritrova sempre senza risposta innanzi alle domande fondamentali che concernono il significato politico concreto, per noi, cittadini dei primi decenni della Repubblica, della formula dei << due partiti della classe operaia>>. Due partiti per 'Jna stessa politica? Due politiche per uno stesso partito? Due partiti e due politiche? Naturalmente queste considerazioni valgono per i quadri e non per la base. Sebbene una analisi approfondita dei sentimenti e delle posizio11i dei militanti di base esulasse dai limiti che ci siamo imposti, è nostra i1npressione che per questi non valgano (o almeno non valgano nella stessa misura) le distinzioni e le sfumature che è necessario tener presenti per i ·-quadri se si vuole restare aderenti alla realtà. Ci sembra che si possa dire che .i discorsi del tipo dell'autonomismo e della articolazione necessaria perdano una buona parte del loro significato man mano che ci si allontana dai vertici della piramide. Alla base il riflesso unitario è certamente più ge11erico e semplificato, ma anche più vivo e diffuso, più passionalmente avvertito che presso i quadri, e non comprende le discriminazioni: è un riflesso elementare che è stato acceso dagli stessi leaders del P.S.I., che la propa- _ganda per l'unità ha nella sostanza potenziato. Certo accanto ad esso v'è un altro sentimento elementare egualmente forte, e forse ancora più forte: il nazionalismo di partito, del resto diffuso ed operante anche presso i quadri medi. Ma si tratta, come abbiamo avuto occasione di riscontrare nella nostra inchiesta, di un nazionalismo vòlto soprattutto contro i social- ·democratici, contro quel partito, cioè, che si richiama anch'esso alle tradizioni socialiste e che è oggetto di attacchi violenti da parte di tutto lo scl1ier,amento di sinistra; di un nazionalismo che solo in forma più blanda, e magari velleitaria, abbiamo avvertito operante nei confronti anche dei comunisti. Non sta a noi fare previsioni e profezie; e dire se tale sentimento . •di nazionalismo di partito sarebbe operante ed efficiente nella << diabolica ipotesi>>in cui il P.S.I. entrasse in conflitto con i comunisti: possiamo dire solo che esso esiste e che tutti dovrebbero tenerne conto. Si deve sottolineare ' tllttavia che si è parlato di << nazionalismo» e non di sentimento autonomi- [155] Bibloteca Gino Bianco
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