Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

dei voti nel Mezzogiorno e il 29;) % in Sicilia: percentuali che testirr10-- niavano già un nuovo orientamento dell'opinione pubblica meridionale, quando si pensi che il 2 giugno '46 P.S.I.U.P. e P.C.I. avevano raccolto in totale nelle stesse ripartizioni rispettivamente il 20,9 % e il 20,1;~;. e che contemporaneamente in tutta l'Italia Centro-settentrionale le percentuali del Fronte Democratico Popolare scendevano in misur,a assai rilevante sotto le percentuali riportate in totale dai due partiti nella precedente consultazione politica. Quale posto marginale occupasse tuttavia il P.S.1., in questa ,avanzata della sinistra meridionale può dire un solo dato, poicl1~ dei nuovi 50 deputati eletti per il Fronte Popolare nel Mezzogiorno ali~ elezioni del '48 solo 12 erano socialisti; e di essi due non furono elettidirettamente, ma uno nel Collegio Unico Nazionale, l'altro per elezion~ nel Collegio Unico Nazionale di un candidato comunista. E cioè: il rapporto fra P.S.I. e P.C.I., che nel Mezzogiorno era neù '46 di 51 a 49, appariva nel '48 rovesciato: 75 a 25, a favore del secondo. E se anche si deve ammettere che il gioco dei voti di preferenza favorisse di molto, grazie alla loro migliore organizzazione, i comunisti, è pur vero che sussisteva ormai fin dal '48, nel seno dello schieriamento di sinistra, una larga prevalenza dell'elettorato comt1nista su quello socialista. Le elezioni amministrative del '51-52 diedero modo, per la prima volta dopo il '46, di procedere ad un calcolo abbastanza esatto della fisionomia interna dell'elettorato di sinistra. Non crediamo, però, che sia oppor .. tuno, a tal fine, prendere a base i risultati delle elezioni provinciali. Queste, infatti, furono precedute dovunque, a sinistra, da una serie di accordi, per cui di regola accadde che esse furono combattute all'insegna del Movimento per la Rinascita del Mezzogiorno, e mai candidati socjalisti e comunisti si trovarono di fronte nello stesso collegio; e, se assai spesso questi furono assenti, fu solo per favorire qualche « indipendente di sinistra>>.Abbiamo perciò creduto opportuno di basarci piuttosto sulle elezioni comunali, analizzando i dati dei Comuni con più di 10.000 abitanti, in cui furono presen tate liste separate, e confrontandoli con quelli del '46. La concorrenza di· liste distinte e la politicizzazione delle contese amministrative nei grossi centri ci sembrano, infatti, elementi più validi al nostro scopo che no11 j dati delle elezioni provinciali, stante la preventiva divisione dei collegi 1n queste ultime. Orbene, in 144 Comuni rispondenti alle caratteristiche da noi _ [131] Bibloteca Gino Bianco

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