Nord e Sud - anno III - n. 15 - febbraio 1956

· · Nel campo dell'industrializzazione vera e propria il Venezuela ·però •èèostretto ancora per il momento, a farè appello all'in.tervento· del capitale straniero, in quanto il risparmio nazionale in questo settore è assente o scarso, mentre è investito di preferenza in ·attività commerciali. · · U11 altro punto debole nell'economia del Paese è lo scarso sviluppo del-_ le risorse agricole e delle attività connesse. Le condizioni naturali sono fa: vorevoli al più ampio sviluppo d~ll'agricoltura: si calcola che ben 30· milioni di ettari potrebbero esser messi a coltura, circa 1/3 della superficie totale del Paese, mentre la parte effettivamente coltivata è meno della metà. Come in tutti i Paesi dell'America Lati11a, anche nel Venezuela l'abbandono delle zone rurali è stato determinato dal rapido sviluppo dell'industria (nel càso particolare, quella petrolifera). Tuttavia esso è un fenomeno particolarmen~ te grave per un Paese come il Venezuela, dove l'agricoltura dovrebbe costi-. tuire la base dell'economia e la valorizzazione delle zone agricole uno dei . . presupposti per una futura indipendenza economica. Allo scopo di trasformare la struttura agricola del Paese ed incrementare la produzione, il Governo venezuelano promulgò riel 1949 lo « statuto agrario», una raccolta di leggi tendenti a regolare la distribuzione delle terre, l'organizzazione del credito agrario, ed il miglioramento delle condizioni di vita del lavoratore agricolo. Nello stesso tempo creò l'organo di attuazione dello Statuto, l'Isti• tuto Agrario Nazionale, cl1e ha il compito di eseguire lavori di bonifica, creare nuove colonie agricole e riorganizzare quelle già esistenti, procedere all'assegnazione di poderi ai lavoratori nazionali o stranieri, fornire ad essi l'attrezzatura occorrente. Secondo notizie del C.I.M.E., nei primi tre anni di attività l'Istituto Agrario ha aperto a!la colonizzazione u11a superficie di 75.000 acri, sulla quale sono state sistemate 4.000 famiglie, tra venezuelane ed immigrate. Questo programma ha richiesto una spesa di I O milioni di dollari. Il paga- ~ento del terreno o della casa ottenuti in assegnazione si effettua• a partire dal secondo anno, nel ter1nine di 25 anni, con un interesse limitato (dalla legge) ad un massimo del 4 %~ In questa prima fase di realizzazione del programma, l'Istituto Agrario '}i è trovato, per difficoltà finanziarie, praticamente sprovvisto di macchine agricole e quindi non in grado di assegnare nuovi poderi. Pertanto, g~i interessati all'assegnazione, si sono dichiarati disposti a procedere all'acquisto rateale delle macchine, garantito dall'Istituto stesso. Ma la c~ncessione di nuovi lotti di terra da coltivare è per il mo, mento molto difficile, perchè sono numerosissime le domande presentate, sia da italiani che da altri immigrati. Nella Unità agricola di ~·urén, creata nel novembre 1949 aello Stato di Portuguesa, a 464 km da Caracas, vivono attu-almente un centinaio di famiglie coloniche italiane, aventi un podere ciascuna. - Il costo di una casa, composta di tre camere da letto, una stanza da [54] Biblioteca Gino Bianco

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