Nord e Sud - anno III - n. 15 - febbraio 1956

... . denze locali più frequenti (cronaca e sport i'n genere) sono quelle del Giornale d'Italia del Roma della Gazzetta del Mezzogiorno del Corriere del Giorno del Messaggero, dell'Unità. Dei quotidiani, La Gazzetta del Mezzogiorno è il più diffuso, perchè è il primo giornale che arrivi in città al mattino; ma si sa che per il successo conta molto anche la co·nsuetudine, che finisce per affezionare il lettore ad un giornale. Dei settimanali La Domenica del Corriere tiene ancora il primato di vendita; è letto soprattutto dagli artigiani e dagli impiegati. Gli fa concorrenza il settimanale Oggi, diffuso, come gli altri a rotocalco, soprattutto fra i ceti medi impiegatizi. È inutile dire che il .più gran numero di copie vendute viene registrato dai giornali sportivi. Se difficile è risultato il calcolo medio dei quotidiani e dei periodici venduti, difficilissimo e pressochè impossibile è parso poi il calcolo di quell'alluvione di carta stampata che è costituita dalle pubblicazioni a fumetti. Si possono, comunque, dare con approssimazione e a puro titolo indicativo, le seguenti cifre relative alle copie che si vendono: a) Settimanali a fumetti per adulti: b) Periodici fotoromanzi: e) Romanzi a puntate, in dispense settimanali (Vita ribelle, Piccola mamma, la Grande menzogna): .. 1050 300 400 Su questo tipo di stampa si costruiscono i sogni, della più povera gente dei Sassi come dei « civili » del piano; può, anzi, dirsi che tale comunanza di gusti abbia significato un primo contatto fra due mentalità e due mondi, divisi finora da insanabili e secolari dissidi. Tale incontro ha avuto luogo su un aspetto negativo della evoluzione della nostra società, comunque può preludere ad altri incontri, a più sani livelli. Un cenno a parte merita la Biblioteca Provinciale. Fu istituita nel 1935 in due modesti locali del Palazzo dell'Amministrazione Provinciale, con un esiguo patrimonio di circa 2000 volumi, in parte ereditati dalle librerie di ordini religiosi soppressi e in parte donati dal Ministero della Educazione Nazionale. Tale modesta raccolta andò rapidamente accrescendosi, non solamente per gli acquisti notevoli fatti dall'Amministrazione Provinciale, ma anche per le donazioni di privati e per il concorso di altre librerie ex monastiche dei comuni· di Pomarico, Ferrandina, Pisticci e Bernalda. Notevoli furono anche le donazioni del Museo « D. Ridala », di Radogna, di Sarra, di Lupo, di Ridola e l'acquisto della raccolta Dragone, formata di circa 5000 opere selezionate. Nel fondo ex conventuale - di oltre 7000 volumi - sono degni di considerazione 21 incunabuli, 28 manoscritti e 800 [49] Biblioteca Gino Bianco 7

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