Nord e Sud - anno III - n. 15 - febbraio 1956

scienza resta esclusivamente ancorata - da situazioni di fatto - ai problemi del lavoro, della terra e della casa. Al piano è un'altra cosa: qui sono le scuole, il Museo, le edicole dei giornali, la Biblioteca provinciale, il Centro di Comunità, con l'annessa sezione deII'Alliance française e l'USIS. Delle scuole si dovrebbe parlare a parte, giacchè la loro condizione (con l'insufficie.nte strumentazione didattica e la carenza di locali) è la condizione . della scuola italiana in genere. Ciò che va detto qui è che, a parte le scuole elementari (4000 alunni circa in 118 classi), la città ha quasi tutti i tipi di scuole (medie inferiori, avviamento p-rofessionale, scuola tecnica, scuola di metodo per maestre giardiniere, ginnasio-liceo, istituto tecnico per ragionieri e geometri, istituto magistrale). Di tutte queste scuo1e solo il ginnasio-liceo ha una buona biblioteca selezionata per alunni e professori; p,overissime risultano invece le biblioteche delle altre scuole; irrilevanti le dotazioni ministeriali per accrescerle. Prezioso il Museo « Ridola », aperto al pubblico in mattinata: oltre le terrecotte, le monete, gli ·oggetti di silice e d'osso ecc., per cui risulta importantissimo in Italia nel suo genere di museo preistorico, esso co-nserva la pinacoteca d'Errico di 323 quadri, molti dei quali artisticamente pregevoli, trasferita a Matera da Palazzo S. Gervasio nel I 939, e una biblioteca interessantissi1na costituita con libri provenienti dal « Fondo Gattini ». Ma il museo manca di una « guida », la biblioteca non è aperta al pubblico e la pinacoteca è pressochè sconosciuta. Il « Centro di Comunità» è stato istituito alla fine del 1953. Ha una discreta biblioteca e riceve riviste italiane e straniere; ospita la sezione del• l'A lliance Française e l'USIS. Il Centro dispone di una saletta di lettura, frequentata soprattutto da professori e da studenti medi e universitari; pro111uoveconferenze culturali, ma queste sono scarsamente frequentate; pratica il prestito dei libri a domicilio. Qui i gusti e gli orientamenti sono un po' al disopra di quelli della media nazionale e attingono alla sfera della cultura « specializzata »; ma va anche detto che il fenomeno riguarda solo pochi studiosi, giacchè il tipo di cultura diffusa in città è quello della « media cultura», come può anche vedersi attraverso una rapida indagine nelle due più importanti librerie materane (Montemurro e Riccardi). Nella stessa sede del Centro di Comunità è la sezione dell'Alliance Franr çaise; ha in comune ·col Centro la saletta di lettura, dispone di una biblioteca francese, riceve riviste e giornali francesi, organizza corsi pratici di lingua francese, tiene quattro conferenze all'anno e cura la proiezione di cortometraggi. Di notevole ci sono stati neJ 1955 un concerto musicale e una mostra italo-francese del disegno infantile, con 36 disegni di un dipartimento francese e 40 della provincia ~i Matera. Escono in città alcuni periodici: . un « Bollettino parrocchiale dei S.S. r 46 l ·Biblioteca Gino Bianco

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