scuola può credere che quei 95.000 che si son·o fatti innanzi compatti, per forzare con lo sciopero la mano al governo, abbiano tutti gli s,tessi diritti, siano tutti meritevoli dello stesso rispetto. · Anche tra i vari gradi d'insegnamento bisogna fare le necessarie distinzioni. Non dia il governo l'impressione che fa questione di numero, di voti; anche se di fronte a 100.000 maestri (evidentemente molto cari a.qualcuno, se si è arrivati a consolidare in certo modo lo scandaloso fenomeno delle assenze nelle scuole elementari, istituendo i posti di ruolo in soprannumero) quei venti o venticinquemila professori medii di ruolo, perduti come sono, oltre tutto, nella massa dei supplenti, rappresentano una quantità trascurabile; e non metta troppo vicini, an•che nell'ambito degli insegnanti di ruolo, professori di calligrafia ·o disegno e professo,ri di Scuola media, tutti, senza distinzione, i professori di Avviamento al lavoro e quelli di Ginnasio superiore o di Liceo. L'insegnamento diventa., quanto più si sale nella gerarchia , della scuola, anche una sempre più pericolosa· cura d'anime: pericolosa per tutti, quando è fatta non in base a questa o quella fede, ma senza intelligenza e cultura, senza passione. FRANCESCO ARNALDI (n.d.r.) Questa nota del prof. Francesco Arnaldi valga anche come invito a collaboratori ed amici di Nord e Sud ad inviarci interventi ed articoli sui problemi generali e particolari della scuola italiana, con specifico riferimento alla scuola media. I Matera 1955: La cultura Molte cose sono cambiate dal tempo in cui il Pascoli, venuto ad insegnare latino e greco nel liceo di Matera, scriveva al Carducci: « Non c'è un libro qua. Da vent'anni che c'è un liceo a Matera, nessuno v'è uscito con tanta cultura da sentire il bisogno d'un qualche libro; i professori pare · che abbiano avuto tutti la scienza infusa; e perciò di libri non se n'è • comprati ... ». Si era allora nel 1883. Oggi la città agli occhi dei forestieri continua a · presentarsi nettamente divisa in due zone: quella pianeggiante, « civile » dicono, e l'altra, contadina, dei Sassi, posta al disotto del livello stradale. del piano. La cultura, sia pure quella esteriore e st:tumentale delle scuole e delle istituzioni, non ha toccato quest'ultima parte della popolazione la cui co- [45] Biblioteca Gino Bianco
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