.. .... tate è stata incerta e inadeguata, ciò è avvenuto perchè inadeguata e incerta era la concezione etico-politica che l'ispirava. E se, come si diceva, troppo spesso la « normale amministrazione » burocratica si è sostituita all'autentica politica (e questo si è verificato tanto nella pianificazione urbana che in quella rurale) la ragione è stata la stessa: che la non-politica è pur sempre una forma di politica. La natur 1 a propria dell'urbanistica è rivelata, del resto, dalla sua stessa storia e dal nome. IloArrvxa è il titolo originale del trattato aristotelico e, pedantescamente, si potrebbe tradurre << le cose politiche» ovvero « le cose della città»: identico è il significato logico dell'etimo di urbanistica. Non , a caso tutta la trattazione dall'Ellade al Rinascimento e dall'illuminismo prerisorgimentale alla moderna sociolog~ - da Aristotele, appunto a Botero; da Vincenzio Russo a Cattaneo e a Max Weber, fino a Lewis Mumford - ha sempre associato indissolubilmente nascita struttura e deI stino della città e delle istituzioni politiche. Se l'oggetto dell'urbanistica attuale non è più soltanto la città quale concentrazione demografica o città-stato, ma investe l'intiera superficie della terra, perchè questa è tutta intiera scenario della vita dell'uomo e, insieme, ragione e frutto della sua attività produttiva (20 ), non per ciò appaiono, oggi, mutati i termini e i caratteri della disciplina. ' I chiarimenti metodici e la riflessione teoreti~a ci hanno portato a distinguere tra «pianificazione» (studio preparatorio del piano sulla base del rilevamento di condizioni oggettive), «urbanistica~ (fase di realizzazione del piano) e «architettura>> (eventuale forma estetica del piano); ma chiarite le fasi, la constatazione fondamentale non muta, e proprio l'esperienza di questo decennio postbellico la conferma con la forza dei fatti. Lo sviluppo rigoglioso di una cultura urbanistica, nutrita dalla preparazione storico-estetica dello storicismo e ravvivata dal realismo indotto da una condizione sociale drammatica, ha portato frutti mirabili nel settore della metodologica, della problematica e della critica. ( 20 ) L'idea che la terra è, non meno della città, creazione dell'uomo ( « opera delle nostre mani ... patria artificiale... ») appare per la prima concretamente espressa da Catta: ~o, del cui pensiero costituisce uno dei motivi conduttori più originali. Su di essa cfr. - -~ncheper le larghe citazioni - l'introduzione di L. Einaudi ai « Saggi di economia _ 1rale ~, Torino, 1939. [36] Biblioteca Gino Bianco
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