questa cautela si coloriva ottimisticamente, risultando quasi una promessa ad una più decisa .autonomia realizzatrice. « Alla Regione - avvertiva Aldisio, riaprendo con le sue parole, vecchie e nuove, animose speranze _:_restano il compito e la responsabilità di provvedere all'elaborazione dei suoi programmi futuri, al.la formazione, cioè, di quella carta urbanistica che definisca gli aspetti che dovranno assumere le sue attività costruttive I e produttive nel tempo». Un vento rinnovatore sembrò irrompere dal vecchio Ministero dei Lavori Pubblici; sembrò addirittura prossima un'azione finalmente decis.a contro i sezionalismi burocratici, verticali e orizzontali, un avvio verso il coordinamento delle attività pubbliche; si fantasticò perfino che fosse giunta l'ora del passaggio da quell'interventismo statale, casuale proteiforme e irresponsabile, che è soltanto burocraticismo (o fascismo, se si vuole), a quella azione pubblica politicamente e tecnicamente qualificata, che trova la sua definizione prototipica nel laburismo. L'entusiasmo conquistò il campo degli urbanisti; se ne trova ·un'eco diffusa nei documenti di quella breve stagione (12 ). Oltre ai discorsi, la costituzione di alcune altre Commissioni per la redazione di piani regionali parve confermare le buone intenzioni ministeriali. A ben guardare, la composizione di tali Commissioni, come prevista nello schema istitutivo, era già tale da far sorgere qualche dubbio; in un pletorico organismo piramidale e composito veniv,ano a trovarsi gomito a gomito autorità a carattere puramente decorativo e rappresentanti di en~i e istituti disparati e contrastanti; se ne poteva facilmente ricavare la previsione che nè la gigantesca Commissione consultiva, nè l'ufficialissimo Comitato direttivo, nè i fantomatici Comitati provinciali e Comitati speciali avrebbero mai potuto fu11zionare; e se da questo caotico macrocosmo avesse pure potuto enuclearsi un Comitato esecutivo, questo o avrebbe riprodotto in sè le contraddizioni e l'impotenza delle superiori istanze, o si sarebbe aflrettato a sintetiche, approssimative e irresponsabili conclu-- sioni: tanto per debito d'ufficio. · ( 12 ) gli anni 1952 e '53. V. in particolare la serie di opuscoli pubblicati dall'I.N.U. iri preparazione del IV Congresso Nazionale (Venezia, 18-20 Ottobre 1952) e gli atti di quel Congresso, raccolti in volume sotto il titolo « La pianificazione regionale > - Roma, 1953. [30] Biblioteca Gino Bianco
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