Nord e Sud - anno III - n. 15 - febbraio 1956

-.., la situazione consente, e l'elemento decisivo per distinguere se ogni nuovo obiettivo è veramente un obiettivo massinio, o è soltanto il travestimento di una volontà dilatoria e sostanzialmente antieuropea, è costituito dalla · · presenza, o meno, nel nuovo progetto di effettive deleghe di sovranità. ·D'altra parte non si deve· dimenticare che la grande complessità· e la importanza decisiva dei problemi economici relativi alla creazione di -un mercato comune - come ha ricordato su questa rivista Ugo La Malfa ....;_ fanno sì che economia e politica finiscano, nel campo dell'integrazio11e europea, con il muoversi parallelamente; e che hon si può _pensare alla realizzazione di uno Zollverein europeo senza che ciò implichi -conse.:. guenze di carattere politico. Quello che più conta è andare avanti, creare nuove zone di sopranazionalità ed impegnare nello stesso tempo forze politiche ed opinione pubblica nella battaglia europeistica. Forse, ad un certo punto, la verità, cioè la superiorità dell'Europa unita sugli Stati divisi, sì imporrà da sè. I rappresentanti italiani nel Comitato d'Azione, che hanno firmato la ri~oluzione atomica il 18 gennaio a Parigi, devono ora rispettare l'impegno preso e chiedere che abbia inizio al più presto la discussione parlamentare. Il Governo, se vuole dare contenuto alle sue frequenti professioni di fede europeistica, non dovrà trincerarsi dietro il comodo pretesto delle dilazioni procedurali, e meno che mai dovrà rinviare le decisioni in attesa che si pronuncino altri Paesi (sulla cui opinione occorre, invece, influire . col nostro atteggiamento positivo), ma dovrà sollecitare l'iniziativa del Parlamento. . [20] Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==