Nord e Sud - anno III - n. 15 - febbraio 1956

rezza. Il Comitato d'Azione ha chiesto ai parlamentari membri di presentare nei rispettivi Parlamenti un progetto, che contiene direttive precise ed identiche, rivolte ai Governi dei sei Paesi, affinchè questi possano, nel 'più breve giro di tempo possibile, giungere alla conclusione di un Trattato sul modello del trattato istitutivo della C.E.C.A. La Commissione dovrà avere pieni poteri su tutto lo sviluppo produttivo e dovrà ·avere la proprietà esclusiva su tutti i combustibili nucleari . prodotti o importati negli Stati membri. La Commissione dovrà essere messa in condizione di dirigere i programmi di ricerche, di autorizzare e controllare la costruzione ed il funzionamento degli impianti nucleart; dovrà essere fornita d'un bilancio autonomo, che le consenta di apportare gli aiuti necessari alla realizzazione di obiettivi di interesse generale. La Commissione dovrebbe essere responsabile di fronte ad un Parlamento cioè di fronte all'Assemblea Comune della C.E.C.A.; allo stesso modo la Corte di Giustizia della C.E.C.A. dovrebbe estendere la sua competenza dal settore carbo-siderurgico al settore atomico. E naturalmente dovrebbe essere anche previsto un Consiglio dei Ministri per armonizzare l'azione della Commissione atomicà con quella dei Governi dei Paesi membri. Il quadro delle istituzioni europee rimarrebbe, dunque, quello della C.E.C.A., anche se l'esecutivo avrebbe due teste. Questo sdoppia mento dell'esecutivo sarebbe evidentemente reso necessario dalla natura tecnica delle funzioni, svolte sia dall'Alta Autorità che dalla Commissione atomica, e presenterebbe ab initio un problema di collegamento. Un collegamento di carattere più politico che tecnico, un collegamento, cioè, che si riferisce piuttosto all'azione convergente volta alla creazione di un mercato comune europeo che non alla necessità di realizzare un'intesa . tecnico-economica nei settori carbo-siderurgico ed atomico. Rispetto agli altri Paesi europei, non c'è dubbio che la Comunità atomica dovrebbe presentarsi come Comunità aperta a tutti ·i Paesi disposti ad accettare le regole comuni. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla posizione della Gran Bretagna: e, se, come le prese di posizione del Foreign Office lasciano prevedere, il Governo britannico deciderà di non accettare rinunzie, sia pure parziali, di sovranità; e riterrà pertanto d1 non sottomettersi alle regole comuni, un trattato di associazione del [17] Biblioteca Gin· Bianco \ I

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