, . ,. CRONACHEE MEMORIE Appunti per una storia del Nazionalismo << Noi chiamiamo Nazionalismo il desiderio di libertà dei popoli, lo sforzo che essi fanno per intendere e guidare se stessi, la loro aspirazione a conoscersi e perfezionarsi >>. Q·uesta definizione di Mann - contenuta nel saggio su << Goethe e Tolstoj» - ci sembra il più precis9 e suggestivo giudizio etico-politico sui movimenti unitari dell'età romantica e sugli impulsi altamente civili e progressivi che furono alla loro base ed in certa misura li accompagnarono. Ed è anche un giudizio il cui interesse si rivela tanto più notevole, quando pensiamo che, nel formularlo, implicitamente lo scrittore tedesco intendeva qualificare e respingere quell'altro nazionalismo che, sviluppatosi dalla prima decadenza del romanticismo, s'era manifestato, in Italia prima, e poco più tardi in Germania e quasi in ogni parte d'Europa, nella sua vera natura ed essenza, senza mai preoccuparsi di nasconderla agli ·occhi dei contemporanei. Infatti, il « desiderio di libertà » del popol_oitaliano, mentr_e fu dal principio esplicitamente negato dai nostri nazionalisti sul piano .dei rapporti fra autorità e individuo, così pure non venne neppur coltivato nel suo momento irredentistico, chè anzi da essi era tenuto in diffidenza per la sua origine e per i suoi motivi democratici. Si potrebbe dunque assai meglio parlare - fin dagli inizi - di u~ aggressivo ritorno della reazione coperta dal mito sempre popolare di un imperialismo megalomane,. che, nei paesi di minore civiltà liberale e di minor tradizione unitaria, come il nostro, ha sempre avuto alcunché di predatorio: questo fu appunto il nazionalismo quando giunse il momento di farsi fascismo. La recente storiografia ha molto insistito sugli aspetti letterari del mo- [100] Biblioteca Gino Bianco
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