• \ . ogni manutenzione, da troppi anni le opere in esse contenute (e certamente ve ne saranno alcune di estremo interesse) marciscono per l'umidità e per la mancanza di ogni protezione. E l'elenco non finisce qui, perchè bisogna aggiungervi ancora molte altre chiese, che pur non presentandosi esternamente danneggiate o lesionate, e che quindi riteniamo presumibilmente i,1 buone condizioni, si presentano però inspiegabilmente cl1iuse per chissà quali motivi. Ci riferiamo a chiese come S. Maria della Sapienza, in via Costantinopoli (ancora una volta i vicini ci dicono che è chiusa << per~hè non ha reddito»), di grande importanza; e la chiesetta di S. Gennaro, in via Sedil Capuano, di S. Maria Rifugio dei peccatori, in vico S. Caterina a Formiello, la chiesa della Congrega in vico Fico, di S. Antoniello alla Vicaria, del Bambino Gesù, in salita S. Antonio ai Monti, la Cappella in via S. Maria dei Lanzati, la chiesa di S. Lucia in piazzetta Consolazione, la chiesa della Congrega dei musicisti di_S. Carlo, in via dell'Ecce Homo, tutte con la medesima identità di problemi. Ognuno di questi edifici è una domanda che attende risposta: ma è chiaro che della maggior parte delle chiese citate non si sa che cosa fare, nessuno se ne è mai occupato attivamente, e certamente per molti anni ancora la situazione non cambierà. È addirittura sintomatico il fatto che di una oscura cappelletta, in via Pallonetto a S. Chiara, non siamo riusciti neppure a sapere il nome per quanto chiedessimo a molte persone del vi-· cinato; perchè nessuno lo conosceva, nessuno l'aveva mai sentito e si meravigliavano anche che ci fosse qualcuno, come noi, che ad un tratto ne chiedesse notizie. Un altro gruppo di chiese occorre anche citare, e cioè quelle che vanno considerate definitivamente abbandonate, perchè la Curia ha sollecitamente provveduto a fittarle a privati, per gli usi più svariati, ~inunziando quindi all'eventualità di un possibile restauro, ed in conformità forse alle disposizioni del piano regolatore che, per la verità, prevede l'abbattimento in futuro per la maggior parte di queste. Si tratta di chiese non p~ive di interesse come S. Arcangelo agli Armieri, in via C. Troia, S. Maria delle Grazie all'orto del Conte, in vico Salaiola, S. Giovannello alla Marina, in via Principessa Margherita, attualmente adibite ad autorimesse; oppure SS. Filippo e Giacomo, in vico Bar- - rettari, ora sede di un attivo calzaturificio, SS. Pietro e Paolo dei Cangiani, [94] Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==