Nord e Sud - anno III - n. 15 - febbraio 1956

I tistico, li offrono le chiese di ·s. Arcangelo all'Arena, al Borgo Loreto, e dei SS. Filippo e Giacomo, in via S. Biagio dei Librai, entrambe in funzione: nella prima, di antichissima origine, l'atrio è stato puntellato in parte dal Genio Civile, ed in parte a spese del parroco, ed ora non si sa cosa si farà in seguito; nella seconda, una elegante architettura barocca è stata in parte compromessa dagli interventi del Genio Civile, che si è anche impegnato nel restauro di una delle statue in facciata rappresentante la Fede, col braccio teso sorreggente un calice: non riuscendo però a rimettere il braccio nella stessa posizione, a detta del parroco, le inca- _pacimaestranze le hanno ripiegata la mano sulla testa, e così ora si può ammirare questa Fede col mal di capo. Di chiese abbandonate ve ne sono ancora molte altre, e tra quelle che si presentano in condizioni statiche più preoccupanti occorre citare la chiesetta della Madonna delle Pal-me, ~n via Ferrivecchi presso il 'Grande Archivio, stretta e soffocata da due alti fabbricati, uno dei quali abbastanza recente, e la cui muratura fatiscente denunzia la lu11gachiusura ed incuria: siamo proprio tentati di proporne l'abbattimento (anche a costo di essere accusati di barbarie) e la conseguente continuazione della fabbrica moderna. Un altro problema da risolvere è quello di S. Alessio al Lavinaio, chiusa in seguito ai danni della guerra, e facente parte di un ~omplesso religioso che ha nell'attiguo vicolo un'altra chiesa in funzione: propoi11aìno anche qui l'abbattimento della vecchia chiesa, conformemente alle previsioni del piano regolatore, per far posto ad un largo che riuscirà molto opportuno. Occorre citare ancora le chiese di S. Sofia, in via S. SofiJ, S~ Maria della Bianco/ella, in via O. Costa, S.S. Pietro e Paolo, in salita Pontecorvo, S. Maria dell'Arco in via F. S. Correra, l'Immacolata in salita S. Raffaele (« chiusa perchè non rende>>ci dicono i vicini), S. Pietro in Vi,iculis in Sedile di Porto, S. Maria dei Vergini e S. Maria della Misericordia, in via Vergini, che presentano tutte gli stessi problemi e la stessa ma11canza, finora, di decisive soluzioni: tutte chiuse, inaccessibili, per lo più sinistrate, lesionate, in più o meno precarie condizioni statiche, il loro restauro od il loro abbattimento va deciso caso per caso, dopo una attenta valutazione che è ormai il momento di fare. Da troppi anni queste chiese sono abbandonate a se stesse e prive di I [93] iblioteca Gino Bianco I

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